Cronaca di Redazione , 22/11/2024 10:32

MIGRANTE UCCISO | Il fratello di Moussa: "Non credo ai poliziotti"

Djemanga Diarra
Djemanga Diarra

"Non credo per nulla a quello che hanno detto i poliziotti, Moussa non era drogato. Ho provato a chiedere più volte di vedere i video tramite il mio avvocato, ma fino adesso non ho avuto risposte. Perché le telecamere non funzionano in una grande stazione?". Lo ha detto stamani Djemanga Diarra - fratello di Moussa, 26enne ucciso lo scorso 20 ottobre davanti alla stazione di Verona da un agente della Polfer -, nel corso di un convegno organizzato a Palazzo Madama dalla senatrice Ilaria Cucchi. 

"Io penso - ha proseguito -, che non me li stanno mostrando perché sono una persona di colore, perché se fossi stato italiano, non avrebbero potuto guardarmi in faccia e dire che le telecamere non sono funzionanti". 

Diarra chiede "che la giustizia faccia il suo lavoro, perché io non posso fare niente. Ho sentito - ha aggiunto il fratello di Moussa -, che Salvini ha detto che il poliziotto che gli ha sparato ha fatto il suo dovere. Se qualcuno mi dice che un poliziotto ha ucciso un italiano in Mali, non dirò mai che ha fatto il suo lavoro. Quando uno straniero ha un problema va dalla polizia, se la stessa polizia ti uccide, cosa possiamo dire?", ha concluso.