Mario Conte: "Salvini cederà sul Veneto? Allora la Lega andrà da sola"
"Noi siamo pronti a correre anche da soli. Quindi non c'è proprio margine". Parole del sindaco di Treviso (e delfino di Luca Zaia) Mario Conte, rispetto all'ipotesi che il segretario della Lega Matteo Salvini sia costretto a 'cedere' a logiche nazionali di spartizione nel centrodestra, lasciando il Veneto - anche per l'incandidabilità di Luca Zaia ad un terzo mandato - alle ambizioni di Fratelli d'Italia.
"Non possiamo accettare - dice Conte a 'Repubblica' - logiche paracadutate da un tavolo nazionale che on tengano conto delle sensibilità territoriali. Noi siamo la Liga Veneta e presenteremo le nostre proposte. Vinca il migliore". "Il Veneto non è della Lega - prosegue - e resterà della Lega. Luca Zaia è il nostro candidato". Ma se non cambierà la legge sul terzo mandato l'attuale governatore non potrà ricandidarsi: "ma lui ci sarà lo stesso. E' la punta di diamante di una squadra con un grande consenso".
Mario Conte, uno dei nomi in forte crescita nell'organigramma leghista, non esclude di far parte della partita: "questo partito ha fatto crescere una squadra di amministratori pronti a scendere in campo. Mi ci metto dentro anch'io. Poi il 'bomber' lo decideremo solo quando avremo la certezza che Zaia non potrà più correre".