GIULIA | La famiglia Cecchettin ha chiesto due milioni di risarcimento a Filippo Turetta
La famiglia Cecchettina ha chiesto un risarcimento di 2.150.000 euro a Filippo Turetta, reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin. Un atto dovuto, quello dei legali della famiglia della giovane di Vigonovo, tanto per l'impossibilità di ottenere il risarcimento dalla famiglia Turetta, quanto perché impossibile "quantificare in denaro il vuoto che lascia la perdita di una persona cara. Su Repubblica si legge come in questi frangenti si seguano tuttavia delle precise “tabelle a punti”, elaborate dall’Osservatorio di Milano, che calcolano il danno risarcibile. Il primo di tutti è il danno da perdita del rapporto parentale oltretutto acuito dalla perdita della moglie subita pochi mesi prima, che ha determinato una condizione di profonda sofferenza e una irreversibile compromissione della sua esistenza. Queste le parole del legale di famiglia per spiegare la richiesta di risarcimento che prevede la somma di più punti.
Non solo. Vale anche lo iure hereditatis, ossia i danni risarcibili alla vittima e liquidabili agli eredi. In questo ambito vale il danno biologico terminale e il danno da lucida agonia. Sostanzialmente, anche qui si va a quantificare la sofferenza della vittima consapevole di star morendo. Per questo, Gino con i legale ha richiesto un risarcimento di 1.150.000 euro. Una prima metà della somma totale richiesta dalla famiglia Cecchettin.