Eder Baù, il bombardiere col cuore diviso a metà: Ma nel derby la favorita sarà il Padova

Padova-Triestina è derby di vera passione, di atavica rivalità, di pura storia calcistica, di polemiche recentissime, di giocatori che hanno giocato con entrambe le maglie. Come Eder Baù, centrocampista esterno made in Altopiano di Asiago: il bombardiere ci parla volentieri della partitissima in programma domenica prossima allo stadio Euganeo, provando a fare le carte al match. Scenderanno in campo due delle squadre a cui è più legato. “La Triestina è stata la mia prima vera squadra - racconta Baù, dal 2001 al 2006, 119 presenze e 13 gol in alabardato - Ci sono arrivato dopo gli anni di giovanili al Milan e sono stati anni molto importanti: al primo anno conquistai la promozione, si creò subito un grande feeling con la piazza che è rimasto nel tempo”. Anche a Padova, però. “Vero - dice Baù, 47 presenze in biancoscudato, 10 gol - anche se è stata un'esperienza più breve…l'ottimo ricordo è rimasto”. Particolare non banale, l'esterno ha conquistato la Serie B con entrambe le maglie. “Non posso fare paragoni perché sono state due vittorie diverse. Quello che hanno in comune è che sono state tutte e due promozioni complicate, arrivate dopo playoff molto combattuti, e per questo molto gratificanti”. Poi però entrambe le squadre, nel corso degli anni seguenti, sono state protagoniste di andamenti altalenanti, tra retrocessioni clamorose e promozioni mancate per un soffio. E quest'anno ancora lottano per la promozione in cadetteria. “Per certi versi sono piazze simili, dove l'aspettativa di inizio stagione diventa pericolosa durante il campionato - è la spiegazione di Baù - Come tanti dicono, anche secondo me meriterebbero palcoscenici più prestigiosi della Serie C”.
COME EDER, PIU' DI EDER Baù che fino alla passata stagione ha vestito la maglia dell'Union LC, la squadra di Lusiana, oggi fa soprattutto il papà: gli scarpini sono appesi al chiodo, ma pare solo momentaneamente. “Questa sera ho partita di calcetto con…Andrea Rabito” ci confida. Ora le sue domeniche le vive vicino ai suoi bimbi: giocano nei Pulcini del Vicenza. “Giocano nei ruoli…di papà: Amedeo come esterno sinistro, Achille da trequartista. Sono contento, sono bravi e hanno sempre voglia di stare in campo”. Per seguire le sorti dei suoi bimbi, però, poco stadio. “Sarei andato volentieri all'Euganeo per vedere Padova-Triestina, ma non ce la farò: i miei giocano prima a Verona e poi a Bergamo - dice Baù - Non farò il tifo per nessuno, ma dico che la favorita è il Padova. La squadra dello scorso anno, già forte, ha visto innesti di un certo peso. Donnarumma? Un gran portiere che arriva da una realtà mondiale come il Milan. Il mio preferito però rimane Ronaldo: secondo me è giocatore di altra categoria”. E la Triestina? “Società e tecnico hanno molta ambizione: la rosa è valida, con nomi di categoria. Se vuole contendere il campionato al Padova però deve avere più continuità nei risultati: come lo scorso anno, quando dopo prestazioni eccellenti con le prime della classe poi inciampava clamorosamente con le piccole”.
A TRIESTE CON PAVANEL L'attuale mister del Padova è uno dei grandi ex del prossimo derby. “Lo ricordo nello staff tecnico della Triestina - racconta Baù - Conservo di lui un ottimo ricordo, anche se è passato tanto tempo”. Vent'anni dopo, Massimo Pavanel è primo allenatore dei biancoscudati. “Gli auguro di far bene, ovviamente. Io credo che il Padova lo scorso anno sia stato veramente sfortunato. Mi è davvero dispiaciuto di come sia finito il campionato. Però credo che il gruppo di quest'anno abbia qualcosa in più, anche in panchina. Spero davvero sia l'anno giusto”. Qualche indicazione sulla reale forza del Padova la darà il derby. Poi però di partite avvincenti, e decisive, ce ne saranno: Eder Baù tornerà all'Euganeo a vedere il suo Padova? “Sì, se gli impegni con i miei figli me lo permetteranno!” dice ridendo. “Facciamo così: la prossima volta che Achille e Amedeo giocheranno a Padova mi fermerò per la partita. Va bene?” Certo bombardiere, proposta accettata.