Il nuovo gemellaggio tra Verona e Monaco di Baviera: il dono della mappa più antica
Un'altra avventura vedrà come protagonista Jesusleny Gomes, l’imprenditrice brasiliana ma veneta d'adozione. Dopo essere stata una figura simbolo per il territorio veneto, con i progetti "Su 2 Piedi", "Il Cammino delle Scoperte" e "Diario Diversamente Veneto" Jesusleny quest'anno indossa gli abiti di ambasciatrice del rinnovato gemellaggio tra le città di Verona e Monaco di Baviera.
A inizio aprile Jesusleny onorerà il 61° anniversario del gemellaggio tra Verona e Monaco visto che a causa del Covid sono state annullate le celebrazioni per il tanto atteso 60° anniversario, avvenuto nel 2020. «Questa vuole essere una grande occasione, in un momento così difficile a causa della crisi pandemica, per suggellare una rinnovata amicizia tra le comunità, nella prospettiva di una ripresa culturale turistica ed economica all'insegna dell'ottimismo e della voglia di ricominciare» spiega Jesusleny.
Ancora una volta Jesusleny si mette su strada per affrontare un viaggio fatto di fatica e pazienza, ma colmo di bellezze ancora da conoscere e da vivere a pieno. Alla sua richiesta di patrocinio da parte della città di Verona per questa nuova iniziativa, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai Gemellaggi Francesca Toffali, non hanno esitato e le hanno dato il loro supporto.
Il sindaco di Verona Federico Sboarina le ha affidato un dono prezioso da consegnare al Comune di Monaco di Baviera: l’Iconografia Rateriana (o Civitas Veronensis Depicta), la mappa più antica della città scaligera, la cui realizzazione è stata collocata prima del Medioevo e che mostra la città di allora. La mappa viene conservata nella più antica biblioteca del mondo, la Capitolare di Verona. Ne esistono 100 copie al mondo e la numero 89 verrà donata a Monaco, quale omaggio per rinnovare l'amicizia che da più di sessant'anni unisce due meravigliose città. Si tratta di un’opera realizzata in acquaforte, antichissima tecnica di incisione. Inoltre, essendo stata ambasciatrice del vino Bardolino Chiaretto nel 2019, Jesusleny omaggerà l’amministrazione anche con delle bottiglie affidatele dal presidente della Fondazione Bardolino Top, Ivan De Beni.
Il viaggio di Jesusleny durerà circa 14 giorni e la vedrà sulla stessa via che Fiera Cavalli ha realizzato nel 2006 attraverso il raid equestre tra la capitale della Baviera e la città scaligera.
«Camminerò, visiterò e racconterò alcuni dei luoghi più belli che ho conosciuto in questi anni in cui mi sono divisa tra l'Italia e la Germania» racconta Jesusleny. «Dopo il centro di Monaco, mostrerò cinque spettacolari laghi che si trovano a sud ovest di Monaco e l'area che li racchiude è solitamente indicata come Fünfseenland (la regione dei 5 laghi). I due più grandi e famosi sono lo Starnberger see e l'Ammersee. Dopo partirò verso la Via Claudia Augusta, strada romana costruita più di duemila anni fa, che ancora oggi porta camminatori da tutto il mondo per viaggiare e scoprire, a passo lento, i territori. Alla frontiera dell’ultima città tedesca mi fermerò e attraverserò l'Austria con un’auto, per poi ripartire sulle mie gambe dal Trentino Alto-Adige. Attraverserò la val d'Adige». Prima di arrivare a Verona, l'imprenditrice devierà il suo percorso uscendo dalla val d’Adige e si dedicherà verso il lungo lago di Garda. Passerà da Malcesine, poi da Pastrengo prima di dirigersi verso Verona.
Un viaggio, quello di Jesusleny che la vedrà sulla stessa via di quello che la scrittrice britannica George Eliot (Mary Anne Evans) definì: «uno dei più grandi letterati tedeschi e l'ultimo uomo universale a camminare sulla terra»: Johann Wolfgang von Goethe. «Un viaggio che in auto durerebbe 4 ore, a piedi 14 giorni» spiega l’imprenditrice. «Un viaggio che vuole parlare di sacrificio e pazienza, che sono due concetti con i quali ci siamo scontrati e confrontati in questo anno di pandemia». Questa nuova esperienza di Jesusleny è stata organizzata con il massimo rispetto delle disposizioni anti-contagio da coronavirus: distanziamento sociale e utilizzo dei dispositivi di protezione.