Attualità di Redazione , 05/11/2025 14:29

Maschio (FDI): "Bene l'archiviazione del caso Diarra. FDI per stop iscrizione indagati"

Ciro Maschio

“Bene la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Verona nei confronti del poliziotto indagato per la morte di Moussa Diarra.
Non avevamo dubbi. Questa volta la richiesta di archiviazione é giunta in tempi abbastanza brevi, ed in una fase iniziale del procedimento penale, ma spesso non accade e gli agenti devono sottoporsi al calvario giudiziario di un lungo processo prima di vedersi scagionati da ogni responsabilitá.

Proprio per superare situazioni del genere, Fratelli d’Italia ha presentato oggi alla Camera dei Deputati una proposta di legge per dire stop all’iscrizione automatica nel registro degli indagati come "atto dovuto" per gli agenti, quando sussistano cause di giustificazione.

E' una proposta di legge rivolta in teoria a tutti i cittadini ma pensata in particolare per tutelare le forze dell'ordine e che prevede "modifiche all'articolo 335 del Codice di procedura penale".

In particolare, il testo prevede che "in tutti i casi in cui sia ravvisabile una causa di giustificazione relativa alla notizia criminis pervenuta al pubblico ministero, questi debba procedere, entro il termine perentorio di sette giorni, ad accertamenti preliminari al fine di valutare l’antigiuridicitá o la legittimità della condotta e di evitare, se non strettamente necessaria, l'iscrizione nel registro degli indagati".

Questa proposta si aggiunge ad una serie di iniziative del Governo Meloni, come i fondi per la difesa penale degli agenti previsti nel decreto sicurezza. E' una dimostrazione di attenzione nei confronti delle forze dell’ordine.

Se a sinistra giustificano la violenza nei confronti delle forze dell’ordine, come nel caso delle farneticanti dichiarazioni di un assessore dell’amministrazione Tommasi (Buffolo) per il Governo Meloni lo Stato sta sempre e comunque dalla parte dei nostri uomini e donne in divisa che ogni giorno lavorano per tutelare la sicurezza dei cittadino.”

Cosí il Presidente della Commissione Giustizia, On. Ciro Maschio