Telenuovo di Redazione , 05/11/2025 9:55

In Veneto aumentano gli infortuni mortali sul lavoro: +64,2% rispetto a settembre 2024

Incidente sul lavoro a San Martino di Vanezze

In Veneto l’autunno inizia purtroppo con un ulteriore e drammatico aumento degli infortuni mortali sul lavoro: +64,2% rispetto a settembre 2024. Un bilancio che conferma il Veneto al secondo posto in Italia per numero di vittime”. È l’introduzione all’ultima istantanea dell’emergenza tracciata dall’Ing. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, che sottolinea come il dato più preoccupante resti l’incremento delle morti rilevate “in occasione di lavoro”. “I numeri sono quelli di una tragedia che sta peggiorando mese dopo mese – spiega Rossato – lo scorso anno gli infortuni in occasione di lavoro erano 36, quest’anno sono già 60. Una situazione grave e allarmante.”

Per individuare le aree più fragili dell’Italia e del Veneto sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.
La zona arancione, nella quale si colloca attualmente il Veneto, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro al di sopra della media nazionale.

A fine settembre 2025, il rischio di infortunio mortale in Veneto (26,9 morti per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 24,0.
Analizzando il dettaglio provinciale, Rovigo, con il dato regionale più grave (indice di 50,1) si colloca in zona rossa insieme a Venezia (35,3) e a Vicenza (33,3). In zona arancione si trova Verona (25,3), in zona gialla Padova (22,4), mentre in zona bianca Treviso (17,4) e Belluno (11,1).

​Sono 87 i decessi rilevati nei primi nove mesi del 2025 (contro i 53 del 2024): 60 in occasione di lavoro (24 in più dello scorso anno) e 27 in itinere (10 in più del 2024).
È Verona a conquistare la maglia nera per numero di vittime totali (20), seguita da Venezia (18), Padova (16), Vicenza (15), Treviso (12), Rovigo (5) e Belluno (1). Venezia e Vicenza invece guidano la classifica delle vittime in occasione di lavoro (13). Seguite da Verona (11), Padova (10), Treviso (7), Rovigo (5) e Belluno (1).

Alla fine di settembre 2025 le denunce di infortunio totali risultano in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024: erano 51.687 e ora sono 52.691.

La provincia di Verona registra il numero più elevato di denunce totali di infortunio (10.656), seguita da: Padova (10.296), Vicenza (9.673), Treviso (9.368), Venezia (9.053), Belluno (2.084) e Rovigo (1.561).

Sono 17.702 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (13.895 in occasione di lavoro) e 34.989 quelle degli uomini (30.423 in occasione di lavoro), mentre sono 6 le donne che hanno perso la vita da gennaio a settembre 2025: 4 in occasione di lavoro e 2 in itinere.


Le denunce dei lavoratori stranieri sono 14.182, di queste, 11.836 sono state registrate in occasione di lavoro. Sono 36 i lavoratori stranieri deceduti (su un totale di 87), 25 dei quali in occasione di lavoro.

Alla fine di settembre 2025 le Attività manifatturiere si confermano al primo posto per numero di denunce di infortunio in occasione di lavoro (9.786). Seguono i settori: Costruzioni (3.410), Commercio (3.127), Trasporti e Magazzinaggio (2.707) e Sanità (2.538).