ECONOMIA | Manifattura italiana: il 2025 anno di transizione, ripresa attesa dal 2026

Dopo due anni di contrazione, l’industria manifatturiera italiana si prepara a tornare in terreno positivo. Secondo il nuovo rapporto Analisi dei Settori Industriali di Intesa Sanpaolo e Prometeia, il 2025 si chiuderà ancora con un calo dell’1% del fatturato a prezzi costanti, ma il biennio 2026-2027 segnerà una crescita media dell’1% annuo.
A trainare la ripartenza saranno la ripresa della domanda europea — sostenuta dal rientro dell’inflazione e dal recupero della Germania — e il rafforzamento degli investimenti in digitalizzazione, efficienza energetica e sostenibilità. Le imprese italiane, grazie a margini e redditività ancora superiori ai livelli pre-pandemia, mantengono una buona capacità di investimento.
Tra i settori più dinamici del 2025 spiccano farmaceutica (+3%), elettrotecnica (+1,7%) e alimentare e bevande (+1,1%), mentre soffrono ancora moda (-3,5%) e automotive (-9%). Guardando al 2027, le migliori prospettive si concentrano nei comparti della “doppia transizione”: elettronica e meccanica (+2,2% medio annuo), auto e moto (+2%) e elettrotecnica (+1,9%).
Il saldo commerciale manifatturiero italiano è atteso in miglioramento, fino a superare i 113 miliardi di euro nel 2027, confermando la solidità del tessuto produttivo nazionale nonostante un contesto globale ancora incerto.

