"E’ certo un bene che nei piani del centrodestra ci sia  questo tema, ma pensare di poter contrastare la fuga di 16 mila giovani l’anno con un bollino è quantomeno naif.
Quello che vorrei si facesse è qualcosa di più concreto: un contratto di ingresso per giovani e imprese.
Un patto semplice con cui la Regione sostiene i ragazzi che iniziano a lavorare e aiuta le aziende che li assumono con borse regionali che integrino gli stipendi.
Cinquecento euro al mese per gli apprendisti degli ITS, seicento per i neolaureati nei primi due anni di lavoro.
Con un fondo da 35 milioni di euro potremmo finanziare cinquemila borse ogni anno, partendo dalle piccole imprese venete. È una misura concreta, sostenibile, che porta i salari dei giovani vicino ai livelli europei e li aiuta a restare qui, a costruire la propria vita, la propria famiglia, il proprio futuro".  

Alessio Albertini  parlerà proprio di produttività e salari in un incontro pubblico previsto per martedì 11 novembre alle ore 20:45 in Sala Civica a Quinzano col vice presidente dell'Emilia Romagna Vincenzo Colla.