Attualità di Redazione , 31/08/2025 6:00

Il caso Pilato-Tarantino, la Procura della Federnuoto aprirà un'indagine

Tarantino e Pilato
Tarantino e Pilato

La procura federale della Federnuoto, non appena ricomincerà l'attività del procuratore, aprirà un'inchiesta su quanto successo a Singapore con le due tesserate, Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, fermate per furto dalla polizia aeroportuale. Dalle ricostruzioni sarebbe stata la Tarantino, a insaputa della Pilato, a nascondere dei profumi nella borsa della compagna di squadra.

Sarà dunque la procura Fin ad accertare quanto accaduto e a prendere successivamente tramite il tribunale federale eventuali provvedimenti. Nel frattempo Tarantino ha chiuso le sue pagine social e resta in silenzio.

Dell'assistenza fornita dall'ambasciata d'Italia a Singapore alle atlete Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, fermate a Singapore con l'accusa di furto e successivamente rilasciate, "è stato informato il gabinetto" del ministro degli Esteri "e la direzione generale Italiani all'estero" della Farnesina, "ma non è stato necessario alcun intervento diretto di Tajani" anche perché la vicenda si è risolta "nel giro di 2-3 ore". Lo chiariscono all'ANSA fonti della Farnesina.

Sono quattro le nuotatrici coinvolte nel caso: oltre a Pilato e Tarantino, anche Anita Bottazzo e Sofia Morini, tuttavia queste ultime rilasciate immediatamente. Subito dopo il fermo, una delle atlete ha chiamato l'ambasciatore Dante Brandi, ex pallanuotista che avevano conosciuto durante la loro visita a Singapore in occasione dei mondiali di nuoto quest'estate.

L'ambasciatore, in ferie estive, ha coordinato quindi l'intervento del numero due dell'ambasciata, il segretario di legazione Fabio Conte, che è intervenuto a gestire il caso. Le autorità locali hanno inizialmente trattenuto i passaporti di Pilato e Tarantino, finché entrambe non hanno chiarito i fatti relativi all'asserito furto: le autorità di Singapore, conosciute per essere molto dure, hanno tuttavia riconosciuto il modesto valore della merce e apprezzato il chiarimento da parte delle atlete e hanno deciso per il loro rilascio. Intanto, le atlete si erano messe in contatto anche con una funzionaria della Federnuoto.

Ieri, il capo della federazione Paolo Barelli, che è anche capogruppo di FI alla Camera, ha chiarito all'ANSA che né da Tajani né dal suo partito ci sono stati interventi politici sui fatti di Singapore.