VIDEO | Roncade (Tv), Straziante ultimo saluto al piccolo Carlo: "Perchè muoiono i bambini?"
Le gocce di pioggia sono carezze sulla piccola bara bianca. Il cielo piange, come tutto il Veneto, come tutta la comunità di Roncade, in provincia di Treviso. La chiesa arcipretale gremita. Lo strazio e il dolore per l’ultimo saluto al piccolo Carlo Panizzo, il bimbo annegato a Cavallino Treporti una settimana fa. In chiesa i sindaci di Roncade e Cavallino, Marco Donadel e Roberta Nesto. Rappresentanti della capitaneria di porto, delle forze dell’ordine dei soccorritori che hanno sperato per lunghe ore. Lacrime che non si fermano, ma Carlo non avrebbe voluto vedere la tristezza. Le parole di papà Fabio, scuotono animi già fortemente provati. Mi immagino Dio quando ha pianificato la tua venuta al mondo, dice il padre, vedo Dio che si mette le mani tra i capelli quando vede la tua data di morte, a soli 6 anni. Ora il Signore lo abbraccerà forte e giocherà con lui e altri bimbi. Carlo ha concentrato in 6 anni di vita tutto l’amore del mondo. Era un bimbo che univa, gioiva nel dare agli altri. E amava gli abbracci. Così, ecco che il parroco, Don Marcello Miele: invita tutti ad abbracciarsi, in occasione del segno di pace. E le lacrime scendono ancora più forti. Tuona la domanda del sacerdote: Perchè i bambini muoiono? La tua assenza è pesante, continua, e Roncade splende meno senza la tua presenza. Ci consola che tu sia un angelo in cielo. Riferisci a chi sai ciò che accade ai bambini nelle guerre in giro per il mondo, conclude il sacerdote.
Papà Fabio invita tutti a smettere di piangere: Mandiamogli un bacio, gli piaceva tanto ricevere coccole, chiede ai fedeli in chiesa. Mamma Danuta, straziata dal dolore, invita ad aprire gli occhi e le orecchie per vedere e sentire. Un monito, forse, un appello spinto dall’estremo dolore. Don Marcello afferma che Genitori, insegnanti, educatori e capi scout sono esposti a grandi rischi. Si impegnano con tutti loro stessi, ma non sono perfetti. Permettono ai bambini di divertirsi, ma ci sono rischi e non ci sono assicurazioni che tengano.
All’uscita del feretro, palloncini bianchi volano in cielo.
“Grazie a lui siamo genitori migliori”, dice il padre.
Di Carlo rimangono gli abbracci, le coccole, l’infinito amore. Per sempre.