Porcini e finferli: parte la stagione dei funghi sulle montagne venete

È ufficialmente partita anche sulle montagne del Veneto la stagione dei funghi. Il mix di piogge e caldo ha favorito una nascita eccezionale di porcini, finferli e altre varietà, in particolare nei boschi del Cansiglio, Altopiano di Asiago, Monte Grappa, Nevegal e Dolomiti Bellunesi.
Lo segnala Coldiretti Veneto, che insieme a Federforeste ha elaborato un vademecum “acchiappa funghi” per consentire a tutti di godersi questa attività in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.
“La raccolta dei funghi è una tradizione profondamente radicata nel nostro territorio – sottolinea Coldiretti Veneto – e può rappresentare anche un’integrazione economica importante. Ma va svolta con prudenza e nel rispetto delle norme locali”.
Le regole da seguire: sicurezza, ambiente e buone pratiche.
La ricerca dei funghi richiede preparazione, attenzione e rispetto della natura. Ecco alcune semplici ma fondamentali indicazioni:
Scegliere percorsi adeguati alle proprie condizioni fisiche e mentali, evitando itinerari troppo impegnativi.
Informare qualcuno sul luogo dell’escursione e, se possibile, non andare da soli.
Controllare sempre il meteo, poiché i temporali estivi sono pericolosi in ambiente boschivo.
Indossare abbigliamento adatto: scarponi con suola scolpita, capi a strati e zaino con l’essenziale.
Raccogliere solo i funghi che si conoscono con certezza, rivolgendosi al servizio micologico dell’ULSS in caso di dubbi.
Non distruggere i funghi sconosciuti e non danneggiare la flora.
In molte aree è necessario il tesserino o un permesso: informarsi sempre sulle normative locali.
Vietato l’uso di rastrelli e uncini, che danneggiano il micelio e compromettono la riproduzione dei funghi.
Pulire i funghi sul posto per favorire la diffusione delle spore. Trasportarli solo in cestini rigidi e areati, mai in sacchetti di plastica.
'Il mancato rispetto di queste regole può comportare multe salate e il sequestro del raccolto - avverte Coldiretti - Il Veneto, con la sua ricca biodiversità forestale, rappresenta uno dei territori più vocati alla raccolta dei funghi. L’attività, oltre al valore ricreativo, ha anche un’importanza economica, sostenendo filiere locali e alimentando mercati, ristorazione e sagre tradizionali.
“Una stagione anomala, ma generosa – conclude Coldiretti – che conferma come i funghi seguano sempre più i microclimi locali, e non più gli schemi stagionali tradizionali, a causa dei cambiamenti climatici”.