Zaia: "Ricordo vittime Marcinelle è un monito a non dimenticare"

"Nel ricordo della sciagura avvenuta in Belgio nel 1956, l'8 agosto è il giorno per ricordare tanto dolore ma anche per esprimere gratitudine a coloro che, pagando un prezzo altissimo, hanno tanto contribuito al riscatto e alla crescita di cui è stata protagonista la nostra comunità. I nomi dei Caduti a Marcinelle rappresentano un monito a non dimenticare tutta la storia della nostra emigrazione". Lo afferma il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in occasione della Giornata nazionale del sacrificio del Lavoro italiano nel Mondo che si celebra l'8 agosto nel giorno della tragedia che, 69 anni fa nella miniera del Bois du Cazier, insieme a quella di altri 136 italiani, ha registrato la morte di 5 veneti: Giuseppe Corso da Montorio Veronese, Dino Dalla Vecchia da Sedico (BL), Giuseppe Polese da Cimadolmo (TV), Mario Piccin da Codognè (TV), Guerrino Casanova da Montebelluna (TV).
"La tragedia di Marcinelle ci ricorda come tantissimi Veneti abbiano provato in prima persona non solo povertà e sacrificio ma anche l'essere vittima di gravi pericoli e sfruttamento pur di assicurare una vita dignitosa e un futuro alla famiglia - prosegue Zaia -. Nel nostro DNA c'è, quindi, lo spirito per mantenere quell'impegno a rafforzare le condizioni e le sinergie che garantiscano maggiore sicurezza e dignità in tutti i luoghi di lavoro e mettere fine alle morti che ancora ricorrono nella cronaca dei nostri giorni".
"Anche in questo anniversario onoriamo con riconoscenza le vittime insieme a tutti i Veneti e le Venete che - conclude - per decenni hanno dovuto lasciare la loro terra, vissuti accettando condizioni terribili e mettendo in grave pericolo la loro vita ma che si sono affermati per il saper fare di noi veneti, l'inesauribile capacità di guardare al futuro, la nostra grande voglia di costruire".