Protezione Civile, nuova convenzione triennale con il Soccorso Alpino in Veneto

Su proposta dell’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, la Giunta regionale ha rinnovato fino al 31 dicembre 2027 la convenzione con il Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto per quanto riguarda le attività di soccorso e messa in sicurezza nell’ambito degli interventi di Protezione Civile in ambienti ostili e impervi del territorio regionale.
"Diamo continuità a un servizio imprescindibile che rappresenta un' eccellenza del territorio –evidenzia Bottacin –; eccellenza che è stata dimostrata sia in Veneto che in molte altre realtà anche fuori Regione, laddove i volontari sono stati chiamati a intervenire".
Il CNSAS, oltre che muoversi in stretta collaborazione con il Sistema di urgenza ed emergenza medica, è infatti operativo anche nelle attività di Protezione Civile: "nell'ambito di tale servizio - spiega l'assessore -, il Soccorso Alpino interviene qualora lo scenario riguardi il territorio montano o comunque impervio, non necessariamente di alta quota, che richieda, per le particolari condizioni dei luoghi e dei tempi, l’impiego di personale esperto nelle tecniche alpinistiche, speleologiche, speleosubacquee e altro ancora".
Nella convenzione dedicata alla Protezione Civile vengono anche stanziati dei fondi, che sono ulteriori rispetto a quelli già assegnati dalla sanità: "parliamo di 300mila euro annui, in parte di spesa corrente e in parte per investimenti - prosegue Bottacin - per la realizzazione di progetti speciali, volti al potenziamento delle attrezzature o alla realizzazione di opere di miglioria delle strutture operative".
"Una collaborazione che continua nel tempo e si rafforza di anno in anno con il Soccorso Alpino - conclude l'assessore -, come si è visto anche attraverso il cospicuo contributo che avevamo di recente stanziato per l'acquisto della nuova sede regionale".