Sanità veneta, Aiop: Risorse ci sono, ora servono strumenti rapidi per non penalizzare pazienti

Si è svolto a Palazzo Balbi l’incontro tra AIOP Veneto e l’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, per discutere la destinazione delle risorse stanziate dal Governo Meloni a favore della sanità privata accreditata. Le risorse – circa 20 milioni di euro, pari a un incremento del 3,5% – erano già previste nella Legge di Bilancio, ma a sei mesi dall’inizio dell’anno non sono ancora state concretamente assegnate alle strutture.
AIOP Veneto, rappresentata dal presidente Vittorio Morello, ha ribadito l’urgenza di una definizione chiara, tempestiva e funzionale dei criteri di riparto, affinché le strutture possano programmare l’attività e garantire la continuità assistenziale ai cittadini. L’impostazione attualmente proposta dalla Regione prevede che i fondi siano affidati alle ULSS, che poi li gestiranno nel rapporto con i privati. Una modalità che, secondo AIOP, rischia di complicare e rallentare l’utilizzo effettivo delle risorse.
“Le risorse ci sono, ma così rischiano di non arrivare a chi deve erogare le prestazioni – spiega Morello –. Abbiamo già perso sei mesi e, senza una svolta, rischiamo di vanificare l’incremento previsto. Chiediamo che i fondi vengano assegnati direttamente alle strutture accreditate, in base alla loro dimensione e attività, per rendere il sistema più efficiente e trasparente. La salute dei cittadini non può attendere i tempi della burocrazia.”
La situazione è particolarmente delicata per le strutture riabilitative e psichiatriche, che non possono contare su attività ambulatoriali e risultano più esposte agli effetti di questa incertezza. L’impossibilità di pianificare risorse e personale nel medio periodo rischia di compromettere la qualità e la continuità dell’assistenza, proprio nei settori dove la presa in carico è più complessa e prolungata.
“Il confronto con l’assessore Lanzarin è stato utile – aggiunge Morello – e la disponibilità a un nuovo incontro entro luglio, dopo una ricognizione sui dati, è un segnale positivo. Ma serve un cambio di passo. Non possiamo affrontare l’ordinario come se fosse emergenza perenne. È il momento di uscire da logiche interlocutorie e costruire soluzioni stabili per un sistema sanitario integrato, dove il privato accreditato sia messo nelle condizioni di operare al massimo delle sue capacità”.
AIOP Veneto conferma la piena disponibilità al dialogo, ma ribadisce che la rapidità decisionale e la certezza delle risorse sono oggi condizioni indispensabili per assicurare che le strutture possano continuare a rispondere con efficacia e tempestività alle esigenze dei cittadini.