28 anni di carcere: è questa la richiesta di condanna formalizzata dal Pm Michele Permunian nei confronti di Bujar Fandai, 40 enne kosovaro che il 19 dicembre 2023 si macchiò del femminicidio di Vanessa Ballan, 26enne madre di un bambino di 5 anni ed in dolce attesa, uccisa nella sua casa di Riese Pio X, nel trevigiano. Reveng porn, omicidio pluriaggravato, violazione di domicilio e porto illegale di armi, sono le accuse contro il 40 kosovaro che il prossimo 9 luglio ascolterà la sentenza nei suoi confronti. Vanessa aveva iniziato una relazione clandestina con il 40enne, all’insaputa del compagno Nicola Scapinello, da cui aveva avuto un figlio ed era in attesa del secondo, già a partire dal 2022, che la donna scelse d’interrompere l’estate seguente. Una frequentazione tossica, che ha finito per travolgere Vanessa, che ha continuato a vedere Bujar fino ad ottobre del 2023, quando, turbato per la decisione della ragazza di troncare la relazione, l’artigiano di origine kosovara decise di mandare a Nicola Scapinello, un video intimo girato in compagnia di Vanessa. Da li la denuncia della donna che sembrava aver fermato la vendetta di Bujar, che però il 19 dicembre arrivò a casa di Vanessa in bicicletta da Altivole, dove risiedeva spaccando la porta finestra che dava sul retro e aggredendo la Ballan con dei colpi che la fecero cadere a terra, uccidendola sfondandole la cassa toracica a coltellate. Il femminicida scapperà poi con un'altra bici (quella di Nicola Scapinello) verso le campagne intorno a Riese. Dopo aver tolto la scheda sim dal suo telefono la chiamata ai carabinieri, ma Bujar per il pm non avrebbe avuto in realtà l'intenzione di consegnarsi alla forze dell'ordine dando informazioni sbagliate sulla sua posizione. Per l'accusa l'uomo avrebbe avuto l'intenzione di lasciare l'Italia e recarsi probabilmente in Kosovo. L'omicidio volontario è pluriaggravato (dal fatto di aver avuto una relazione con Vanessa ed essere premeditato) ma Bujar almeno stando alle richieste del pm, eviterà l'ergastolo in virtù del comportamento processuale: in udienza preliminare ha chiesto scusa alle famiglie della vittima e di Scapinello dicendosi pronto a risarcire il danno. Le parti civili - la famiglia della Ballan, Nicola Scapinello e il figlio piccolo di Vanessa, hanno chiesto un risarcimento per oltre 3 milioni di euro.