Sciopero dei metalmeccanici, sindacati: un successo la manifestazione a Mestre

Si è tenuta ieri a Mestre la manifestazione unitaria Fim Fiom Uilm dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche provenienti da tutte le province del Veneto oltre 5000 manifestanti hanno sfilato per Corso del Popolo, dopo aver aspettato i compagni della Fincantieri che sono partiti dal loro stabilimento dall’altra parte della fino a piazza Ferretto dove, dal palco, si sono susseguiti gli interventi dei delegati delle tre sigle sindacali della Fincantieri di Marghera, della Marelli Motori di Vicenza, della Speedline di Santa Maria di Sala, della Irsap di Rovigo, della Hydros di Belluno, di un funzionario della Fiom di Verona che ha parlato della vertenza Ammann, dei due segretari generali della Fiom e della Fim del Veneto, Antonio Silvestri e Nicola Panarella, e del segretario generale della Uilm nazionale Rocco Palombella.
In contemporanea con la manifestazione di Mestre in tutta Italia altri 18 cortei hanno occupato le strade delle maggiori città in ogni regione, oggi i metalmeccanici e le metalmeccaniche hanno scioperato e manifestato perché Federmeccanica, Assistal, Unionmeccanica e Confapi continuano a non volersi sedere al tavolo delle trattative per il rinnovo dei due CCNL che riguardano queste 4 associazioni datoriali.
Le richieste presenti nella piattaforma presentata dai sindacati e votata dalla maggioranza dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche italiani chiedono l’aumento certo del salario, la riduzione dell’orario di lavoro (a parità di retribuzione) e la fine del precariato per i tantissimi lavoratori e le tantissime lavoratrici somministrati che lavorano nelle aziende, ma non sono dipendenti diretti.
“Riteniamo imprescindibile che nel mese di luglio, con l'insediamento della nuova presidenza di Federmeccanica, si proceda con la riapertura del negoziato, un'esigenza che si estende anche al tavolo con Unionmeccanica. Le 40 ore di sciopero in Federmeccanica-Assistal e le 24 ore in Unionmeccanica-Confapi sono la chiara dimostrazione dell'incrollabile determinazione dei lavoratori a ottenere il rinnovo dei CCNL nel settore industriale più importante d'Italia. Le metalmeccaniche e i metalmeccanici sono uniti e non si arrenderanno. La loro lotta continuerà fino a quando non riconquisteranno il tavolo di trattativa con Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica-Confapi, per discutere le piattaforme sindacali di Fim-Fiom-Uilm, votate e approvate democraticamente lo scorso anno.” ha dichiarato Antonio Silvestri, segretario generale della Fiom veneta alla fine della manifestazione.
Hanno aderito con altissime percentuali allo sciopero odierno in provincia di Belluno, fra le altre, la De Rigo, la Carlo Gavazzi, la Mehits, la NPE. In provincia di Padova alcune delle più alte adesioni si sono registrate in Hiref, Circet, Carraro Drivetech, Parker, Hitachi, VDC, DAB, Lofra, ALL.Co, Hi.Pe. Per Rovigo, fra le adesioni le più alte ai Cantieri Navali Visentini, alla ASFO, in Agritalia, alla RPM, in SIT Rovigo 2 e alla INTRAC 75%. Per Treviso possiamo citare le adesioni in Electrolux, Breton, TMC Padovan, Mitsubishi, Irca-Rica, Copreci. A Venezia e provincia alcune delle adesioni più consistenti sono state alla Piaggio, in Fincantieri, alla Leonardo, alla Imesa, in Lafert e in Idromacchine. A Verona e provincia altissime adesioni in Bonferraro, Fiamm Siapra, Franke, Isopan, Manni Sipre e Manni Inox, mentre per la provincia di Vicenza riportiamo le adesioni quasi totali in Ebara, Lowara, Askol e Baxi.