Attualità di Redazione , 18/06/2025 5:30

Entro il 2030 solo il 60% delle aziende italiane avrà adottato l'IA

intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale

Entro il 2030 solo il 60% delle aziende italiane avrà adottato sistemi avanzati di intelligenza artificiale, contro una media europea del 75%.
I dati emergono dal nuovo rapporto della Commissione europea sullo stato del decennio digitale 2025 che sottolinea come ci sia necessità di nuovi interventi a favore di trasformazione digitale e sovranità tecnologica.

Per 9 italiani su 10, è fondamentale mitigare la diffusione delle fake news e della disinformazione online. Il 73% vorrebbe una maggiore digitalizzazione dei servizi pubblici, la stessa percentuale di chi crede che una strategia di crescita europea per le imprese sia la strada da seguire per competere sul mercato globale.

Rispetto alla precedente rilevazione, l'Italia ha migliorato la copertura di rete in fibra, che a fine 2024 copriva il 70% del territorio ma pecca ancora in alcuni campi, come le conoscenze informatiche e lo sviluppo di un ecosistema di startup innovative. Dal report emerge che il Paese ha affrontato il 69% delle 13 raccomandazioni formulate dalla Commissione per il 2024, accelerando sulle tecnologie quantistiche e i semiconduttori. In Italia, considerando il mercato del lavoro, è del 4% la media di persone con una preparazione tecnologica avanzata in ambito IT (information technology), sotto la media europea del 5%. Solo il 17% di questi è donna.

Lo stato del decennio digitale cita, come esempi di buone pratiche, l'estensione sull'app "Io" della memorizzazione e disponibilità dei documenti personali in formato elettronico, che si allinea al progetto del portafoglio digitale europeo. Le raccomandazioni per il futuro si concentrano su alcune aree: intensificare gli sforzi per acquisire una posizione di leadership nell'intelligenza artificiale, sfruttando i centri di competenza esistenti, rafforzare l'ecosistema nazionale dalla ricerca e supportare la costruzione di una rete solida di competenze, cominciando dalle scuole superiori e con enfasi sulla partecipazione femminile.