Filiera canapa, Cia Veneto: "Reso illegale un comparto dall’enorme potenziale di crescita"

"La maggioranza di Governo si prende la responsabilità di affossare in un colpo solo uno dei segmenti di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, trainato soprattutto dai giovani". Così Cia Veneto commenta il via libera al Decreto Sicurezza, compreso di fiducia alla Camera, con la conferma dell’articolo 18 che vieterebbe la lavorazione, la distribuzione e la vendita delle infiorescenze della canapa coltivata e dei suoi derivati.
Interessati, nella nostra Regione, oltre 100 produttori, per un fatturato annuo di 75 milioni di euro. “Nonostante i nostri ripetuti appelli e quelli dell’intera filiera – sottolinea il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini - viene reso di fatto illegale un comparto dall’enorme potenziale di crescita”. Un settore ad alto valore aggiunto: cosmesi, erboristeria, florovivaismo: tutti impieghi tra l’altro ampiamente riconosciuti dalla legislazione europea. “È una norma ingiustamente punitiva e ideologica – aggiunge - Continueremo a sostenere gli agricoltori a tutti i livelli e in tutte le sedi opportune”. Inoltre, conclude il presidente, “serve una convocazione urgente del Tavolo interministeriale al fine di garantire un futuro alla canapa italiana”.