Festival delle Regioni, Mattarella: "Celebriamo l'elezione diretta dei presidenti Regione"

"Oggi celebriamo innanzitutto una ricorrenza di grande rilievo: i 25 anni della riforma costituzionale che ha introdotto l'elezione a suffragio universale e diretto dei Presidenti delle Regioni. E' significativo che, nonostante la Costituzione lasci agli Statuti la facoltà di disporre in modo diverso, nessuna Regione abbia scelto una diversa modalità di investitura del proprio Presidente. L'elezione diretta ha segnato l'avvio di un percorso riformatore che ha avuto il suo approdo in una significativa modifica del Titolo V della Costituzione con la quale è stato attribuito alle Regioni, unitamente ai Comuni, alle Province e alle Città Metropolitane e al pari dello Stato, il carattere di ente costitutivo della Repubblica, sulla base della comune derivazione dalla sovranità popolare". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Venezia al Festival delle Regioni e delle Province Autonome.
AUTONOMIA "L'autonomia comporta il riconoscimento di determinate competenze da esercitare nel rispetto dei limiti stabiliti dal dettato costituzionale e al riparo da sconfinamenti altrui. Tuttavia, nell'esercizio delle proprie attribuzioni i diversi livelli di governo hanno la necessità di coltivare un rapporto tra loro al fine di gestire le intersezioni, talvolta intense, tra le rispettive competenze. La gestione delle molteplici forme di intreccio nel riparto delle competenze - in particolare tra le Regioni e lo Stato - riveste un'importanza fondamentale per il buon esercizio dei rispettivi compiti nell'interesse dei cittadini" ha detto Mattarella.
Con la riforma dell'elezione diretta dei Governatori "sono state contestualmente incrementate, in misura rilevante, le competenze legislative delle Regioni. Il principio autonomista, presente sin dall'origine tra i principi fondamentali nella nostra Carta costituzionale, ha avuto in tal modo più ampia attuazione. Il nuovo riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni ha richiesto del tempo per assestarsi. Nella fase iniziale si è manifestato, come è noto, un elevato tasso di conflittualità comprensibile che la giurisprudenza della Corte costituzionale ha tuttavia col tempo e ricondotto a livelli fisiologici, assicurando stabilità allo svolgimento delle funzioni tra i diversi livelli territoriali di governo" ha aggiunto il presidente della Repubblica.
"L'autonomia ha trovato un'adeguata valorizzazione ed è risultato evidente come essa si dimostri efficace e vantaggiosa per le collettività quando comporta l'esercizio di funzioni e competenze secondo una ragionevole applicazione dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione, termini che la nostra Costituzione impiega con riferimento alle funzioni amministrative ma che costituiscono criteri validi anche con riferimento all'articolazione delle funzioni legislative" ha spiegato Mattarella.
SANITA' "Senza la pratica della leale collaborazione diviene impossibile tutelare interessi fondamentali della collettività. Basti pensare alla materia sanitaria e a come, particolarmente in quest'ambito, il concorso di Stato e Regioni nel perseguire i medesimi obiettivi risulti essenziale, perché l'esercizio delle rispettive competenze ha un solo fine, doverosamente comune: il diritto alla salute dei cittadini" ha detto il presidente Mattarella.
UNIONE EUROPEA E PNRR "La digitalizzazione dell'amministrazione, i tempi della giustizia, l'alto costo dell'energia, la sostenibilità ambientale, le criticità che si riscontrano nel settore dei lavori pubblici, sono tutti ambiti interessati da interventi previsti dal PNRR sui quali occorre mantenere fissa l'attenzione e costante l'impegno" ha aggiunto il presidente.
Infine ha parlato anche di UE: "L'Unione Europea è per i problemi parte indefettibile della soluzione - penso, ad esempio, al tema della difesa e della sicurezza - e risulta, inoltre, estremamente utile il confronto con le esperienze degli altri partner europei".