Cronaca di Redazione , 06/05/2025 14:20

Asl del Veneto nega ad una 76enne il suicidio assistito, Fondazione Coscioni: "Ma ha requisiti"

Suicidio assistito
Suicidio assistito

Una donna di 76 anni, residente in Veneto, affetta da una grave patologia neurodegenerativa, si è vista negare dalla Commissione medica multidisciplinare della sua azienda sanitaria l'accesso al suicidio medicalmente assistito, richiesto 5 mesi fa. Lo rende noto l'Associazione Luca Coscioni, che segue il caso, e secondo la quale 'Donatella' - nome di fantasia - rientrerebbe invece "nei requisiti previsti dalla sentenza 135/2024 della Corte Costituzionale".

Secondo la commissione medica che ha svolto le verifiche - è l'associazione Coscioni a divulgarne il testo - la signora "è capace di autodeterminarsi, è affetta da patologia irreversibile che determina sofferenza intollerabile, ma non è tenuta in vita da un trattamento di sostegno vitale".

La contro-deduzione dell'associazione 'Coscioni' è stata che, invece, 'Donatella' "dipende totalmente dai propri caregiver per lo svolgimento di ogni sua funzione" e "sarebbe abbandonata a se' stessa" e destinata alla morte senza la loro assistenza. La donna ha inviato una "opposizione con diffida" alla decisione della Commissione; il direttore sanitario della Asl ha chiesto per questo una rivalutazione urgente delle condizioni di 'Donatella' al presidente del Comitato etico, dal quale si attende ora la risposta.