Cresce, apparentemente senza controllo, il numero degli alloggi turistici in città, a discapito delle case. Il problema non è nuovo a Padova e in molte altre città italiane, per un business quello degli affitti brevi, che ha fatto registrare una notevole espansione negl ultimi anni. L’ultimo caso è esploso in via Jappelli, a Padova, dove una residente ha denunciato la situazione del condominio in cui vive, in cui da due appartamenti e un negozio, sarebbero state ricavate 24 unità abitative, di cui 21 destinate ad attività ricettive Aribnb. Il tutto sarebbe stato eseguito con il via libera del Comune, ma senza verifiche tecniche, con il gestore dei servizi idrici e fognari, AcegasApsAmga, che non sarebbe stato avvisato. Torna quindi d’attualità il tema di una regolamentazione riguardo al numero di unità dedicate ad affittivi brevi con finalità turistica.