Camionista veneto ingannato, paga prestazione sessuale ma viene rapinato da una prostituta

Una finta prestazione sessuale si è trasformata in rapina nel febbraio scorso a Castelbelforte, nel Mantovano. La vittima è un camionista 42enne residente in provincia di Venezia, che si è rivolto ai carabinieri.
Come riporta LaPresse è successo il 12 febbraio scorso, quando il 42enne camionista aveva fatto una sosta notturna nella zona industriale di Castelbelforte. In cerca di compagnia, l'uomo ha visitato un sito di incontri ed ha organizzato un appuntamento sessuale a pagamento con una ragazza. Il camionista aveva contattato una prostituta 26enne, residente nel Vicentino.
Arrivata a Castelbelforte, la giovane è stata invitata dal camionista a salire a bordo del tir. Lei ha accettato ed ha pattuito il prezzo della prestazione in 150 euro, con pagamento anticipato. Incassata la somma, la ragazza ha usato la scusa di aver dimenticato i preservativi in auto per scendere dal camion e ritornare alla sua vettura. E una volta salita a bordo della macchina, la giovane ha acceso il motore ed è scappata.
Accortosi dell'inganno, l'autotrasportatore ha acceso il motore del suo tir, ha raggiunto l'auto in fuga e gli ha sbarrato la strada. A quel punto, dall'auto sono scesi insieme alla giovane anche due uomini che hanno avuto una colluttazione con il camionista. E dopo lo scontro fisico, il terzetto è riuscito a scappare mentre il camionista ha chiamato il 112.
Sul posto, è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che ha raccolto sia la testimonianza della vittima e di altri testimoni sia le immagini delle telecamere della zona. Ma una svolta alle indagini, oltre ai filmati delle telecamere cittadine, si è avuta grazie ai carabinieri di Curtatone che, dopo pochi minuti, hanno fermato e controllato il terzetto durante un normale controllo. I carabinieri di San Giorgio Bigarello, acquisendo i dati relativi al controllo effettuato a Curtatone e confrontando l’identità dei tre con i filmati acquisiti, sono riusciti a dare una un volto ai tre rapinatori, formalizzando così una denuncia contro di loro.
Oltre alla 26enne sono finiti nei guai i suoi due complici: un 52enne mantovano di Borgo Virgilio ed un romeno 38enne residente in provincia di Verona.