VIDEO | A Ponte di Brenta riapre la storica Villa Breda
Grandi stanze con opere d’arte e un giardino con statute di pietra e alberi secolari.
Il 25 aprile, festa della Liberazione, a Ponte di Brenta si festeggia anche San Marco con l’antichissima fiera celebrata per la prima volta nel 1880. Un evento che attira ogni anno moltissime persone, che riempiono le vie del quartiere attirati dal tradizionale mercatino, dagli stand gastronomici e dalle attrazioni divertenti e variegate come laboratori per bambini e corsi di pittura. Con l’occasione riapre anche Villa Breda, ripresa in mano da sei associazioni, che hanno creato un programma di eventi per riportare all’originale splendore questo prezioso bene culturale.
La Villa settecentesca, nata come dimora dei Contarini, è stata poi ristrutturata del 1800 dal grande architetto Antonio Caregaro Negrin, su commissione dell’imprenditore padovano e senatore Vincenzo Stefano Breda, dove viveva con la moglie Rosa Zannini e la madre. Oggi la residenza è di proprietà della città di Padova, come da volontà testamentarie, e raccoglie un importante patrimonio culturale di dipinti, ceramiche, statute e orologi appartenuti al politico.
Caratteristici sono anche i giardini all’italiana con vialetti, statue in pietra e le vecchie scuderie, l’imprenditore era anche allevatore di trottatori (cavalli specializzati nelle corse al trotto) e qui ha sviluppato le sue ricerche sulla razza equina Breda. L’interno della villa oggi è adibito a museo e spazio dedicato ad eventi culturali.