Attualità di Redazione , 06/04/2025 6:30

Le piogge di marzo ricaricano le falde acquifere in Veneto

Siccità in Veneto

Le precipitazioni di marzo in Veneto hanno riattivato processi di ricarica delle falde acquifere, invertendo il trend di calo iniziato tra fine ottobre e inizio novembre. Il dato emerge dall'aggiornamento mensile sulla risorsa idrica, pubblicato da Arpav. In alta pianura i livelli medi mensili delle falde sono in linea con le medie di lungo periodo per il mese di marzo; in media e in bassa pianura il confronto con le serie storiche è più in attivo.

Le portate dei maggiori fiumi veneti, sostanzialmente in calo nell'ultima decade, sono tornate superiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d'acqua.

Per quanto riguarda infine la neve fresca, in marzo sono caduti mediamente dai 60 ai 130 centimetri, con una distribuzione molto differenziata: le zone più nevose sono state le Dolomiti meridionali con 100-130 centimetri a 1800-2200 metri, e le Prealpi vicentine con 50-60 centimetri a 1600 metri e 100 oltre i 1800 metri di quota. Apporti minori (60-80 centimetri) nelle Dolomiti settentrionali. Nel resto delle Prealpi la neve fresca è stata di 35-50 centimetri a 1600 metri di quota.