Federalberghi Veneto: turismo in crescita nel 2024, ora tutto sull’innovazione

La Regione Veneto ha pubblicato i dati turistici definitivi relativi al 2024 e Federalberghi Veneto esprime la sua soddisfazione, per dei numeri che parlano di una crescita del 3,3% degli arrivi e del 2,2% delle presenze e che posizionano nuovamente il Veneto al primo posto in Italia per flussi turistici, con più di 73 milioni di presenze totali (di cui il 28% italiani e il 72% esteri).
Anche il settore alberghiero conferma un consolidamento delle presenze, con una leggera crescita degli arrivi (+1,1% rispetto al 2023).
“Non posso che accogliere con positività i dati sull’anno 2024” dichiara il presidente di Federalberghi Veneto Massimiliano Schiavon. “Ancora una volta ci siamo confermati l’eccellenza del turismo italiano, con risultati notevoli in ogni comparto. La crescita degli arrivi alberghieri è molto significativa, soprattutto se consideriamo che le condizioni metereologiche avverse in avvio di stagione balneare hanno certamente complicato la vita agli operatori della costa veneta”.
Il mercato interno registra una diminuzione degli italiani di 1,5 punti percentuali sugli arrivi e di 1,8 punti percentuali sulle presenze. Per contro, il mercato estero segna un più 5,9% sugli arrivi e un più 4% nelle presenze, con un picco segnato dal comparto della montagna che vede aumentare i turisti stranieri del 13% per gli arrivi e del 14,4% per le presenze.
In valore assoluto il maggior numero di turisti esteri proviene dalla Germania con più di 18 milioni di presenze, in aumento del 2% rispetto al 2023. Seguono poi a distanza Austria (+4 milioni presenze), Stati Uniti (+3 milioni presenze), Regno Unito (+2milioni presenze), Paesi Bassi (+2 milioni presenze) e Francia (+2 milioni presenze).
Sul fronte dei comprensori il primato va alle Città d’Arte sia sugli arrivi (+4,5%) che sulle presenze (+4,7%). Seguono a ruota il versante veneto del Lago di Garda (+ 4,7% sugli arrivi e + 2,6% sulle presenze), la Montagna (+2,4% sugli arrivi e +3,4% sulle presenze), il Mare e le Terme, che segnano un sostanziale equilibrio in termini di flussi turistici rispetto al 2023.
“I dati sono molto incoraggianti e fanno percepire ulteriori margini di miglioramento: basti pensare alla montagna che, in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, appare come una destinazione in spinta, oppure ai primati raggiunti da lago e città d’arte, sempre molto gettonati. Questi traguardi ci spronano a fare ancora di più per la nostra folta platea di turisti. Innovazione, digitalizzazione, sostenibilità e formazione sono i focus su cui stiamo lavorando per l’immediato futuro, con l’auspicio che il settore possa finalmente emergere attraverso uno storytelling positivo, venendo percepito dalle nuove generazioni per quello che è: un’opportunità unica nella regione” conclude Schiavon.