Economia di Redazione , 09/03/2025 6:00

Fondazione Nordest: "A Nord occupazione donne ben sotto l'Europa"

Donne al lavoro
Donne al lavoro

La mappa dell'occupazione femminile nel Nord Italia racconta di ampie disparità territoriali, opportunità frammentate e potenzialità inespresse, con tempi lenti di recupero rispetto ai paesi europei più avanzati. Lo sottolinea oggi un report della Fondazione Nordest su dati Eurostat. Il Nord-est italiano, con un tasso di occupazione femminile al 68,4%, si posiziona 12,5 punti percentuali sotto l'Estonia (80,9%), il Paese più virtuoso in Europa, e 11,8 punti sotto la Svezia (80,2%).

La migliore performance nordestina è dell'Alto Adige (74,2%), comunque 6,7 punti distante dall'Estonia. Le altre regioni mostrano ritardi più marcati: il Veneto (67,4%) è distante 13,5 punti, il Friuli-Venezia Giulia (66,7%) di 14,2 e l'Emilia-Romagna (69,1%) di 11,8. Il Nord-ovest ha un tasso del 65,9%; solo la Valle d'Aosta (73,3%) riesce a contenere il divario a 7,6 punti dal vertice europeo; situazioni più critiche riguardano Piemonte (64,5%) e Liguria (64,1%).

Il divario occupazionale di genere nel Nord-ovest si attesta a 15,6 punti percentuali nel 2023, nel Nord-est è di 14,7. Il Veneto mostra il divario più alto, con 16,6 punti, valore otto volte quello dell'Estonia.

Nel Nord Italia, la Valle d'Aosta ha la miglior performance, con un divario occupazionale di 8 punti; a Nord-est l'area più virtuosa è l'Alto Adige (10,7 punti), seguito da Trentino (12,4), Emilia-Romagna (13,5) e Friuli-Venezia Giulia (14,0). Nel decennio 2013-2023 le regioni settentrionali italiane hanno proceduto con "passo corto" verso la parità di genere. Veneto e Trentino, partendo da un divario iniziale molto ampio, hanno registrato i progressi più importanti, il primo da 21 a 16,6 punti percentuali, il secondo da 16,8 a 12,4 punti (in Estonia il divario è di 2,4 punti percentuali).

Piemonte e Liguria hanno invece visto un peggioramento negli ultimi dieci anni, rispettivamente da 14,3 a 15,4 punti e da 15,8 a 16,2; il progresso dell'Emilia-Romagna è stato minimo, da 14,4 a 13,5 punti. Per fasce di età, Liguria e Friuli-Venezia Giulia registrano il divario più elevato nella fascia 25-34 anni (18,2 punti); nella fascia 35-44 anni, le regioni del Nord hanno divari elevati, con Alto Adige e Valle d'Aosta che hanno il gap più contenuto. Infine, nella fascia 55-64 anni, il gap occupazionale più alto si registra in Liguria (18,9 punti) e Veneto (18,7).