Attualità di Redazione , 10/01/2025 7:09

Avvocati del Veneto: "No al tribunale della Pedemontana"

Tribunale
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L'Ordine degli avvocati di Padova, Vicenza e Treviso bocciano l'istituzione del Tribunale della Pedemontana. "Si tratta - scrivono - di un'ipotesi che si colloca fuori dal tempo in cui viviamo, come già hanno sottolineato più volte tutti i presidenti degli Ordini del Triveneto, l'Unione Trivenete dei Consigli dell'Ordine, l'Anm, Il presidente della Corte d'Appello e il procuratore generale di Venezia, i presidenti dei Tribunali di Padova, Vicenza e Treviso. Si può forse convenire sul fatto che in un mondo perfetto - rilevano - sarebbe preferibile che il Tribunale sia vicino alla nostra sede o alla nostra abitazione" ma "ad una condizione, ossia che in quel tribunale vi fossero giudici e cancellieri in numero sufficiente. Il problema è che le risorse sono limitate e che bisogna decidere come e dove impiegarle". 
Gli avvocati ricordano che "nonostante gli sforzi profusi, non si riesce a coprire le carenze di personale. Il che significa che se il nuovo tribunale verrà aperto, ciò determinerà una redistribuzione delle risorse che già operano presso altre sedi nelle quali si vedrebbero accentuate le difficoltà in cui già versano. Oggi nel Veneto manca mediamente il 10/12% dei magistrati e circa il 30% del personale di cancelleria. Per non parlare degli uffici Unep dove, per esempio, a Padova manca il 77% del personale". 
Per i legali "un tempo la sede del Tribunale dislocata nel territorio aveva un senso in relazione ai tempi necessari, in allora, per raggiungere, per esempio il capoluogo di provincia. Oggi quei tempi si sono accorciati, grazie a reti stradali e ferroviarie sempre più efficienti per cui il Tribunale, anche se dislocato nel capoluogo, è comunque più vicino oggi di quanto non fosse la vecchia sede poi soppressa". E poi "moltissime udienze civili vengono trattate in via cartolare o in videoconferenza e le sedi di tribunale sono spesso deserte" per cui quello della Pedemontana "sarà un tribunale in cui, nel migliore dei casi, saranno addetti una decina di magistrati, che faticheranno a comporre i collegi in ragione delle incompatibilità e ai quali non sarà, nella sostanza, possibile assegnare la trattazione solo di alcune tipologie di controversie". 
Infine "l'ipotetico nuovo Tribunale di Bassano non sarà mai il 'tribunale delle imprese', come affermano gli slogan dei suoi sostenitori, non solo perché, tecnicamente, il Tribunale delle imprese si trova solo a Venezia e da lì non si muoverà di certo".