TV | Confindustria Radio Televisioni: Luigi Vinco confermato nel Cda

Nella riunione dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo dell’Associazione Tv locali di Confindustria Radio Televisioni, sono stati rinnovati gli organi associativi per gli anni 2025/2028.
Luigi Vinco, Direttore-Editore di Telenuovo, è stato riconfermato nel Cda.
Eccone la composizione: Maurizio Giunco, riconfermato Presidente, sarà affiancato dai Vicepresidenti Piero Manera (Rete 7 Piemonte) e Lia Serreli (Videolina), e dai consiglieri Luigi Vinco di Telenuovo - come detto - Elisabetta Caltagirone (TeleRoma 56), Filippo Jannacopulos (Antenna 3 Veneto), Francesco Nicoli (TVA Vicenza), Fabio Ravezzani (TeleLombardia), Maurizio Rossi (Primo Canale), Enrico Toselli (Telecupole), Carla Visone (Canale 9). Domenico Distante, editore di Antenna Sud, è stato nominato fiduciario regionale per la Puglia e la Basilicata. Massimo Cincera (Bergamo TV), Fabrizio Bocci (RTV 38), Andrea Gaddi (Tele Unica) sono stati eletti nel Collegio dei Revisori, mentre Simone Baronio, (TeleColor), Fabio Daddi (Granducato TV) e Pierluigi Spagoni (TV PARMA) sono i proboviri.
Con l’occasione sono state inoltre tracciate le linee programmatiche di intervento dell’Associazione sulle tematiche di maggiore interesse e attualità.
Luigi Vinco ha ribadito quanto espresso dal Consiglio: “Le tv locali votate all’informazione restano centrali garantiscono la pluralità di voci e la valorizzazione del territorio, rappresentandone le istanze nel modo più fedele. La nostra associazione riunisce unicamente le aziende televisive dotate di una vera dignità di impresa, elementi che valutiamo in base al numero di dipendenti e agli ascolti”.
“Negli ultimi anni – afferma il Presidente Maurizio Giunco – proprio le emittenti locali hanno consolidato le loro performance, ma esistono ancora alcuni nodi da sciogliere. Penso alla prominence, ossia la visibilità delle tv locali sulla home page dei televisori connessi, penso allo sforzo delle aziende per accedere alla “total audience” di Auditel, che include anche gli ascolti sul web dei vari device. O ancora, penso ad alcune criticità della legislazione che regola il nostro settore. Un settore nel quale – conclude Giunco – è vietato fermarsi, per stare al passo delle evoluzioni tecnologiche”.