Cronaca di Redazione , 01/01/2025 8:00

I fatti in Veneto nel 2024, anno dominato da cronaca nera: da Turetta all'omicidio della A4

Filippo Turetta
Filippo Turetta

E' stato un anno dominato dalla cronaca nera il 2024 in Veneto, con un fatto su tutti dal punto di vista mediatico: il processo e la condanna all'ergastolo di Filippo Turetta, l'assassino di Giulia Cecchettin.

CRONACA: il 3 dicembre, dopo un processo lampo, senza la chiamata di testimoni da parte della difesa, arriva in Corte d'Assise a Venezia la sentenza per Filippo Tu retta, reo confesso dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il 23enne di Torreglia viene condannato all'ergastolo, escluse le aggravanti degli atti persecutori e della ferocia nei confronti della vittima. "Oggi abbiano perso tutti" è l'amara considerazione di Gino Cecchettin, che intanto ha dato vita alla Fondazione nel nome di Giulia, per combattere e prevenire la violenza sulle donne e quella di genere ---.

Il 29 maggio viene uccisa Giada Zanola, una commessa 33enne madre di un bimbo di 3 anni, il cui corpo straziato viene scoperto all'alba dalla polizia sulla carreggiata della A4. Pare un suicidio, ma i successivi accertamenti svelano tutto l'orrore della vicenda: la ragazza è stata gettata viva, stordita da un cocktail di farmaci, dal cavalcavia della A4, a Vigonza (Padova). Precipitata sull'asfalto è stata travolta dai camion in transito sull'autostrada.

Giada stava per lasciare il compagno e padre del bimbo, Andrea Favero, 40 anni. L'uomo ha tentato di costruirsi un alibi - mandando messaggi sul telefonino della compagna pur sapendo che era già morta - ma alla fine ha ammesso le proprie responsabilità ---. Nella notte tra il 29 e il 30 giugno si perdono le tracce di Alex Maragon, un barman 25enne di Marcon; la sera aveva partecipato nell'abbazia di Santa Bona a Vidor ad una festa sciamanica, officiata da due 'curanderos" colombiani, nella quale era girata l'ayahuasca, una bevanda allucinogena ricavata da piante amazzoniche. Il corpo di Alex, con una profonda ferita al capo, viene trovato tre giorni dopo, otto chilometri più valle lungo il Piave. Viene aperta un'inchiesta; la famiglia si dice certa che il ragazzo sia stato ucciso; ma dagli accertamenti forensi non è emersa finora una parola definitiva, eccetto il fatto che la dinamica della morte è compatibile con una "caduta dall'alto" ---.

Il 16 luglio esplode l'inchiesta per corruzione in atti amministrativi che colpisce il Comune di Venezia. E' un terremoto anche politico: viene arrestato l'assessore alla mobilità Renato Boraso, accusato di 12 episodi corruttivi; vengono eseguite altre 8 misure cautelari.

Tra gli indagati per corruzione - in relazione alle trattative per la vendita, mai concretizzatasi, dell'area dei Pili - anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e due dei suoi più stretti collaboratori a Ca' Farsetti, Morris Cerron e Derek Donadini -

POLITICA: sul fronte regionale domina ancora l'autonomia differenziata, "la Rivoluzione necessaria", come viene definita nell'ultimo libro dal governatore Luca Zaia. Il 19 giugno viene approvato alla Camera il ddl Calderoli sull'autonomia. Sembra il definitivo via libera alla riforma; ma il 3 dicembre arriva la sentenza della Consulta, che dichiara "illegittime alcune funzioni" dell'Autonomia, segnalando 7 profili "incostituzionalità" da correggere. Un altro 'paletto' lo pone la Cassazione, che il 12 dicembre giudica "legittima" la richiesta di referendum abrogativo dell'intera legge, presentata dalle opposizioni. Tutto questo mentre prosegue il conto alla rovescia verso le elezioni regionali 2025 che - al netto di clamorose novità da Roma - vedrà Luca Zaia, con due mandati già conclusi, fuori dalla gara per Palazzo Balbi.

- ECONOMIA: il 25 maggio l'annuncio shock dell'addio di Luciano Benetton all'azienda di Ponzano: "sono stato tradito" racconta il fondatore della United Colors al 'Corriere della Sera', accusando il ceo Massimo Renon ed i manager di avergli nascosto un buco nei conti di 100 milioni di euro.

Edizione - la cassaforte del gruppo, guidata da Alesandro Benetton - reagisce all'istante, annunciando un intervento di 260 milioni di euro a sostegno del piano di riorganizzazione dell'azienda. Nel cda successivo, il 28 maggio, presente lo stesso Luciano Benetton, arriva la svolta, con la nomina di Claudio Sforza, il nuovo ceo, che avrà il compito di rilanciare l'azienda di Ponzano.