Cronaca di Redazione , 26/10/2024 6:30

Ricette elettroniche in tilt: difficoltà in molte Regioni

Ricetta elettronica
Ricetta elettronica

Dal Veneto alle Marche, da Trento alla Toscana e, a macchia di leopardo in tutto il Paese, i cittadini stanno riscontrando problemi a ottenere i farmaci prescritti dal proprio medico a causa di malfunzionamento del sistema di gestione delle ricette elettroniche. I medici, dal canto loro, vedono l'attività rallentata e spesso devono riprendere in mano il vecchio ricettario rosso. "Sono due giorni che, di fronte alle persone in coda convinte di ritirare i farmaci al banco, dobbiamo scusarci per un disservizio che non dipende da noi. Non sappiamo se la causa del problema sia dovuta al Sistema di accoglienza regionale o a quello nazionale, quello che di certo riscontriamo sul campo da quasi due settimane è un disservizio strutturale anche piuttosto frequente", ha sottolineato nei giorni scorsi Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto.

Il problema non riguarda solo il Veneto. Due giorni fa l'ha segnalato l'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento. Ieri è stata la volta della Regione Marche: i malfunzionamenti "determinano l'impossibilità di emettere la ricetta da parte dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici prescrittori e l'impossibilità di prenotare la prestazione in qualsiasi centro abilitato alla prenotazione (Cup, farmacie, sportelli delle strutture sanitarie) per il cittadino che è già in possesso della ricetta dematerializzata", ha illustrato in una nota la Regione.

Oggi, invece, è stata la volta della Regione Toscana: "anche oggi il sistema continua a funzionare a singhiozzo", ha spiegato in una nota, in cui chiarisce che si tratta "di un disservizio nazionale dovuto a guasti sui sistemi centralizzati gestiti dalla società Sogei del ministero" dell'Economia e delle Finanze. I problemi informatici arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione della manovra, nel cui testo "è fissato l'obiettivo di arrivare a effettuare tutte le prescrizioni nel formato elettronico. Ciò è finalizzato soprattutto a garantire la massima implementazione del fascicolo sanitario elettronico", spiega all'ANSA il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti "Tuttavia, per quanto l'obiettivo sia comprensibile, alla luce dei problemi delle ultime settimane, abbiamo il timore che non tenga conto dell'effettiva capacità del sistema di rispondere al fabbisogno. Non si può fare la norma prima dello strumento", aggiunge.

I medici chiedono dunque al Governo una riflessione su questo aspetto, oltre che una risposta tempestiva sui problemi informatici. Intanto sottolineano che, per il momento, non si può abbandonare la ricetta cartacea. "L'idea di dematerializzare tutte le ricette, come previsto dalla manovra, è quanto meno prematura e potrebbe bloccare l'attività dei medici e impedire l'accesso dei pazienti a farmaci e prestazioni importanti. Come dimostrano le difficoltà che stiamo riscontrando in questi giorni, qualcuno sta vendendo come soluzioni ai problemi attuali le potenzialità digitali e informatiche che ci potrebbero essere in futuro", conclude.