Cronaca di Redazione , 25/10/2024 11:56

Processo Turetta, Gino Cecchettin lascia tribunale:"Doloroso scoprire quanto ha sofferto Giulia"

Gino Cecchettin in aula
Gino Cecchettin in aula

Gino Cecchettin, papà di Giulia, uccisa l'11 novembre scorso da Filippo Turetta, lascia il Tribunale di Venezia dove è in corso la seconda udienza del processo a Filippo Turetta, reo confesso dell'omicidio della giovane.

“Ho provato molto dolore. Il momento più doloroso è stato sapere cosa ha attraversato mia figlia negli ultimi momenti della sua vita. Ma non è questo il punto del processo, il punto è che abbiamo capito chi è Filippo Turetta” ha detto al microfono dei giornalisti.

Gino Cecchetti ha guardato più volte Filippo Turetta nel corso dell'interrogatorio. “L'ho guardato ogni tanto mentre parlava, ma non è questo il punto del processo. Ora vado via, non ho bisogno di restare. Il punto è che abbiamo capito chi è Filippo Turetta. Per me à chiarissimo, quello che emerge oggi è che la vita del prossimo è una cosa sacra e non bisogna entrare nel merito della vita degli altri, ma rispettarla”. 

“Giulia era il mio amore”, ha concluso. 

L'avvocato di Elena Cecchettin, Nicodemo Gentile è stato ancor più duro su Turetta: “Non ha avuto nessuna pietà per Giulia, una crudeltà enorme, un inferno che è durato tempi lunghissimi per un motivo futile e abietto, perché non voleva tornare con lui - ha accusato -. Nel 2024 purtroppo assistiamo ancora a questo tipo di omicidio”. 

Le parti civili sono convinte che il 23enne continui a nascondere qualcosa: “Turetta è in difficoltà, ha una memoria selettiva e non riesce a giustificare tante cose. Questo esame è un atto autolesionistico, non sta chiarendo nulla. Ha punito Giulia perché non voleva tornare con lui, è il classico omicidio premeditato da parte di un uomo senza empatia”.