Processo Turetta: "L'ho colpita, strattonata e caricata in macchina"

Nel corso del processo a Filippo Turetta è il momento delle domande dell'avvocato Stefano Tigani, legale di Gino Cecchettin.
Il legale chiede di chiarire cosa è successo in auto la sera dall'11 novembre quando i due si trovavano a Vigonovo nel parcheggio vicino a casa di Giulia. “Ricordo solo che abbiamo litigato e poi di aver avuto il coltello in mano. Poi devo averla colpita visto che il coltello si è rotto. L'ho strattonata. Deve aver colpito la testa a terra e poi l'ho spinta in macchina, nel sedile posteriore".
Dall'autopsia emerge che Giulia Cecchettin è stata colpita con 75 coltellate. Il legale chiede a Turetta di spiegare quando le ha date. Risponde: “L'ho colpita in auto tra Vigonovo e Fossò. Anche prima, ma soprattutto verso la fine, in zona industriale. Lì l'ho colpita più volte. Lei era stordita. Non ricordo dicesse nulla”.
"Nell'abbandonare il corpo l'ho coperto perché non volevo venisse trovato, era in condizioni tali che volevo evitare che venisse visto com'era ridotto" ha detto Filippo Turetta rispondendo alle domande dell'accusa e dei legali di parte civile. Turetta, che ha sempre sostenuto di volersi suicidare, non ha saputo rispondere al perché avesse cercato in internet luoghi appartati, come quello di Barcis (Pordenone) dove è stato trovato il corpo e dove avrebbe dovuto suicidarsi.
Il Pm Andrea Petroni gli ha chiesto come fosse possibile che invece di togliersi la vita in un luogo appartato avesse guidato per la Val Cellina, attraverso Longarone, Cortina e fino a Berlino, andando in luoghi abitati contrariamente alle intenzioni dichiarate. "Perché non usare - ha detto Petroni - le forbici che aveva in auto a portata di mano, o i due coltelli da cucina che aveva con sé?". Quesiti a cui Turetta non ha saputo rispondere.
IL CELLULARE DI GIULIA “Quando sono ripartito da Fossò con lei in auto (Giulia, ndr) ho preso il suo cellulare, l'ho spento e l'ho gettato in un fossato. Non ricordo in che zona” spiega Filippo Turetta nel ricostruire l'omicidio di Giulia Cecchettin. “Oltre al cellulare ho lanciato anche il coltello. Sono finiti in un fossato di una strada secondaria. Non so dire la località e la via”.
ORE 13.20 L'udienza viene sospesa. Riprenderà verso le 14.00.