Attualità di Redazione , 29/10/2024 6:30

Infermieri: "Ecco perché scioperiamo il 20 novembre"

Infermieri
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Ci sono insufficienti riconoscimenti economici e contrattuali alla base dello sciopero degli infermieri del prossimo 20 novembre, ma non solo. Gli infermieri scioperano anche per il mancato riconoscimento delle professioni assistenziali tra le attività usuranti, per l'introduzione della figura dell'assistente infermiere, per l'annunciata assunzione di migliaia di infermieri dall'India e per l'irrisolto problema della violenza negli ospedali. Lo ha chiarito in una nota il sindacato degli infermieri Nursing-Up.

"Scendiamo in piazza e incrociamo le braccia per chiedere contratti, risorse e dignità professionale che non possono più attendere", ha affermato il presidente nazionale Nursing Up Antonio De Palma. "Le promesse di riforma devono tradursi in fatti concludenti, le risorse sono necessarie ora". La situazione degli infermieri italiani, ha detto De Palma, è "insostenibile". Un'indagine interna, svolta nelle scorse settimane dai coordinamenti regionali di Nursing Up, ha fatto emergere uno scenario fatto di turni massacranti, straordinari obbligati, ferie negate, una retribuzione ferma al palo da tempo. Sullo sfondo una mancanza cronica di personale che produce sovraccarichi di lavoro divenuti ormai croniche.

Queste condizioni lavorative, inoltre, stanno spingendo molti professionisti a lasciare il servizio sanitario. Secondo il sindacato Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Campania sono le Regioni in cui si registrano le situazioni più gravi. "È un quadro desolante e inaccettabile", ha aggiunto De Palma. "Non possiamo continuare a trattare gli infermieri come bassa manovalanza, a cui è richiesto di colmare le enormi lacune organizzative del sistema sanitario e assistenziale. Le istituzioni non possono ignorare il nostro grido d'allarme: occorrono subito interventi concreti che vadano oltre le parole", ha aggiunto. Da qui la decisione di scendere in piazza e scioperare il prossimo 20 novembre insieme ai medici e ad altri altri professionisti sanitari.