Politica di Redazione , 21/10/2024 11:00

Zaia a Bari per il Festival delle Regioni e delle Province autonome

Roberto Calderoli e Luca Zaia a Bari
Roberto Calderoli e Luca Zaia a Bari

“L’anno prossimo il festival sarà ospitato dal Veneto; oggi, qui in Puglia, sento di raccogliere il testimone per portare avanti questo importante appuntamento annuale. Un evento che vede riuniti i rappresentanti delle realtà amministrative regionali e mette in evidenza il ruolo delle Regioni e delle Province autonome nel rapporto tra istituzioni e cittadini, di cui siamo i veri interlocutori. Un ruolo di primaria importanza nell’organizzazione della Repubblica che chi, come me, crede nell’autonomia differenziata, finalmente legge, vuole sia ancora più incisivo e attivo nella vita del Paese grazie a una grande operazione di decentramento amministrativo e di accorciamento delle distanze tra i cittadini e il potere decisionale”.
Sono parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, oggi a Bari, a margine del Festival delle Regioni e delle Province autonome a cui ha partecipato.

All’appuntamento annuale, il presidente Zaia ha avuto modo di incontrare il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, e alcuni colleghi, a cominciare dal padrone di casa, il governatore della Puglia, Michele Emiliano. “Non ho potuto a fare meno di parlare con tutti di autonomia differenziata – ha aggiunto il governatore veneto -. Nasce dai veneti che nel 2017 hanno votato positivamente in massa a un referendum consultivo. Quelli che oggi ostacolano il progetto sono gli stessi che hanno impugnato, senza successo, la nostra legge regionale che prevedeva la consultazione referendaria. Il quesito non aveva nulla di sovversivo ed era in totale aderenza alla Costituzione: oggi come ieri voler negare questo diritto mi sembra molto grave”.

“Domani, 22 ottobre, per legge regionale, in Veneto è la giornata dell’autonomia – ha ricordato Zaia -. A Venezia avremo un incontro con giuristi, costituzionalisti, tributaristi e altri esperti per parlare non dello ‘spacca Italia’ o della secessione dei ricchi come qualcuno si ostina a dire ma di una grande opportunità per tutto il Paese. Il centralismo ci ha portato a 3000 miliardi di debito pubblico e a vedere tanti italiani costretti a fare le valige per andarsi a curare in altre regioni lontane dalla propria. È inaccettabile che il destino di una persona sia segnato sulla base del posto dove nasce: l’autonomia è la risposta”.

Interrogato dai giornalisti sul terzo mandato, il presidente Zaia ha aggiunto: “Non ne so nulla perché non è di mia competenza e al momento non esiste. Resta comunque un’anomalia tutta italiana: presidenti di regione e sindaci, le due cariche elette direttamente dai cittadini sono le uniche per cui c’è un limite a ricandidarsi”.