Difende una ragazza da una rapina e viene accoltellato: Giacomo non ce l'ha fatta

Giacomo Gobbato, attivista del centro sociale Rivolta, è morto dopo essere stato accoltellato con un amico in Corso del Popolo, a Mestre. I due stavano accompagnando un'amica a casa quando l'hanno sentita urlare e sono intervenuti. Il giovane, colpito al petto, ha perso la vita in ospedale, l'amico è ferito a una gamba.
Nella sera di ieri, venerdì 20 settembre, dopo poco le 23, due giovani sarebbero stati accoltellati mentre tentavano di proteggere una donna che stava subendo una rapina: uno ha riportato gravi ferite alla gamba, l’altro ha perso la vita in ospedale per un fendente ricevuto sul petto. Sul fatto indagano le forze dell’ordine intervenute sul posto con la polizia che fino all'alba ha eseguito i rilievi. Ci sarebbe un fermo, uno uomo di 30 anni di origini moldave, su cui ora pende l'accusa di omicidio. Sul luogo della tragedia sono intervenuti gli operatori del Suem 118, ai quali Gobbato è subito apparso in gravissime condizioni, morendo dopo il trasporto all'ospedale dell'Angelo. L'altro aggredito, S. B, nato nel 1999, ha riportato una ferita alla gamba che è stata curata dai medici. Il venticinquenne è stato dimesso in mattinata.
La vittima e l'amico stavano riaccompagnando a casa un'amica quando l'hanno sentita urlare, sono intervenuti e ne è nata la colluttazione fino a quando non è spuntato il coltello.
L'omicida poco dopo ha colpito anche via Aleardi, rapinando un'altra donna nel tentativo di portarle via la borsa, colpendola al viso: è stato poi bloccato dalla polizia al termine di un breve inseguimento.
In mattinata il sindaco Luigi Brugnaro ha partecipato a una riunione di coordinamento convocata d'urgenza in prefettura insieme a tutte le forze dell'ordine: “A nome mio e di tutta la città, esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e agli amici di Giacomo Gobbato - ha detto Brugnaro al termine dell'incontro - Questo è il momento del cordoglio e del dolore. Non ci sono parole. Abbiamo massima fiducia nelle forze dell’ordine e negli inquirenti, che hanno già fermato il presunto responsabile e stanno conducendo le indagini per ricostruire i fatti. Ci sarà tempo per esperire la mia amarezza e le mie convinzioni”.