Cronaca di Redazione , 07/09/2024 10:33

Gesto macabro a Fontanelle: la capretta mascotte dei bambini è stata rubata e sgozzata

Le due caprette mascotte di Fontanelle
Le due caprette mascotte di Fontanelle

È stata tremenda la scena che ieri mattina, 5 settembre, si è parata davanti agli occhi di Luigi Cecchetto. È stato solo allora che ha scoperto come qualcuno, nella notte fra giovedì e venerdì, fosse entrato nel recinto delle sue capre, ne avesse presa una e l’avesse sgozzata sul posto, lasciando tantissimo sangue a terra e portandosi via l’animale ormai morto. Come riportato da Il Mattino di Padova, quello di Fontanelle è il secondo caso simile: il primo si era consumato verso Ferragosto, quando dall’asilo di Tezze erano sparite due capre trovate morte nei giorni seguenti.

Come di consueto Cecchetto, che abita lungo la Cadore Mare nel tratto fra Camino e Lutrano, era andato a dar da mangiare e da bere ai suoi animali. Li tiene vicino a un casolare disabitato non di sua proprietà, ma il desiderio di far star bene quegli animali aveva convinto anche il proprietario di quell’edificio a dargli il libero accesso all’area. Arrivato nei pressi del casolare ha notato una grande chiazza di sangue vicino al recinto delle caprette. Non capendo, ha chiamato i due animali ma solo la più vecchia è arrivata da lui.

A quel punto, l'uomo, ha sporto denuncia ai carabinieri per uccisione di animale, che è un reato punito dal codice penale da quattro mesi a due anni. Cecchetto ha anche spiegato di essere in possesso di telecamere e ha messo a disposizione dei carabinieri i filmati. Stando alla ricostruzione dell'uomo, chi ha ucciso l'animale non poteva essere una sola persona, ma almeno tre o quattro. Chi ha ucciso l'animale lo ha fatto bloccandolo, mettendolo a testa in giù e sgozzandolo. Lo indica lo stesso sangue per terra, che ha lasciato l'impronta della testa e delle corna della capretta. 

Cecchetto non è un allevatore: le due caprette le accudiva soprattutto per regalare un sorriso ai bambini, dal momento che erano tanti quelli che passeggiando lungo la pista ciclabile che costeggia il recinto si fermavano ad ammirarle e ad accarezzarle. Ed è stata proprio la pista ciclabile forse a favorire l’azione e poi la fuga di chi ha concepito un’uccisione così macabra, visto che ci sono cespugli in grado di coprire una persona intera. La paura di Cecchetto è quella che ora facciano del male anche all'altra capretta, l'unica rimasta.