Politica di Redazione , 23/07/2024 7:11

La chiosa di Cacciari: "Brugnaro si dimetta, ora una nuova fase per Venezia"

Massimo Cacciari
Massimo Cacciari

"Non c'è dubbio" che Luigi Brugnaro debba dimettersi, "mi pare complicato portare avanti un'amministrazione in una simile situazione, senza penalizzare la città. Io certo non ne sarei capace: se lui la pensa in modo diverso, gli faccio i miei auguri". 

Lo sostiene Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, in un'intervista a Repubblica, commentando le conseguenze politiche delle inchieste della magistratura. Cacciari non è sorpreso dall'intreccio tra affari privati e interessi pubblici, che sta emergendo dalle indagini. "Per nulla. Il cosiddetto blind trust di Brugnaro è stato fin dall'inizio una barzelletta, per altro nota a tutti. Il punto resta l'impossibilità intrinseca di superare il conflitto di interessi - prosegue - Un amministratore che guida una città in cui ha legittimi ma diffusi ed enormi interessi personali, è destinato a scontrarsi con il muro insuperabile del conflitto d'interessi". 

Ora, secondo il filosofo, "Venezia e il Veneto, per ragioni diverse ma non estranee, sono ad una svolta e possono entrare in una fase nuova. Spero che il centrosinistra non cada nella trappola di cavalcare la via giudiziaria - conclude -. La politica si fa con le idee, con le persone e con i progetti, non con le inchieste delle Procure".