Attualità di Redazione , 07/07/2024 5:00

Ance Veneto: Impegno nella prevenzione rischio caldo nei cantieri

Ance Veneto
Ance Veneto

“Apprendo con soddisfazione il fatto che la Regione del Veneto metta a fuoco una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici. E’ un tema verso il quale i costruttori veneti sono particolarmente attenti e riteniamo che la pianificazione, soprattutto riguardo gli eventi estremi prevedibili, vada fatta con impegno e non quando i buoi sono già scappati dalle stalle. Serve sicuramente un approccio multisettoriale, multilivello, multidisciplinare e va coinvolto il mondo delle imprese, soprattutto delle costruzioni e dell’agricoltura, per poter arrivare a un risultato soddisfacente. Già dei dati certificati mostrano un consistente aumento di Cassa integrazione nei periodi di caldo estremo.” Lo dice il presidente di Ance Veneto, Alessandro Gerotto, che assieme a tutte le Ance di ogni provincia del Veneto ha avviato una campagna di informazione verso le aziende associate affinché “mettano in cantiere” iniziative e misure adeguate per far fronte al caldo estremo che si dovesse verificare nei cantieri edili e stradali. Il rischio calore rientra nell’ambito della valutazione dei rischi di cui all’articolo 28 del decreto 81/2008 che richiede l’individuazione e l’adozione, da parte del datore di lavoro, di misure di prevenzione e protezione.

“L’invito, quindi, a tutti i colleghi imprenditori di impegnarsi sempre di più per ridurre i rischi, stabilire pause adeguate e poter contare su previsioni meteo certificate in modo da organizzare al meglio i tempi di lavoro nei cantieri più esposti. Non si tratta di fare allarmismo o di eccedere nelle precauzioni, ma di dimostrare adattamento e capacità di sapersi organizzare in base alle condizioni climatiche che si presentano.”

“Ricordo – aggiunge Gerotto - che è disponibile anche il progetto Worklimate.it, portato avanti da INAIL assieme ad altri istituti di ricerca, che ha messo a punto un prototipo di sistema previsionale basato sull’utilizzo dell’indice WBGT (Wet Bulb Globe Temperature) ovvero un indice con il quale si può valutare il rischio connesso con lo stress termico dei lavoratori, nel caso di microclima severo da caldo. Le informazioni fornite da questo strumento, disponibile anche su app, possono essere un supporto a strumenti già esistenti e comunque alla osservazione diretta sul luogo di lavoro.”

Per sintetizzare le informazioni è utile ricordare che vanno controllate temperatura e umidità: due parametri da valutare sempre assieme. Devono essere considerate a rischio le giornate in cui si prevedono temperature all’ombra oltre i 30 gradi e l’umidità relativa superiore al 70%. Va garantita ai lavoratori sufficiente informazione e formazione specifica. Ogni cantiere deve allestire aree di riposo ombreggiate o luoghi freschi per le pause e quindi serve un impegno particolare per organizzare orari, turni e pause di lavoro in modo da minimizzare i rischi. I lavoratori devono avere a disposizione sufficiente acqua fresca, sia per dissetarsi che per rinfrescarsi e ognuno deve essere sottoposto a “controllo sanitario”, particolarmente coloro che sono portatori di patologie croniche o chi sta assumendo farmaci.