Attualità di Redazione , 08/06/2024 7:00

L'Arena celebra la grande opera italiana patrimonio umanità: una serata-evento senza precedenti

Muti in Arena
Muti in Arena, evento Unesco

Una serata-evento senza precedenti, nel teatro all’aperto più grande del mondo, per celebrare la grande opera italiana patrimonio mondale dell’umanità. In Arena una passerella di star della lirica, ma anche le più alte cariche dello Stato in prima fila: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, i presidenti della Camera e del Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, ministri, ambasciatori. Così il Ministero della Cultura, in collaborazione con Fondazione Arena di Verona, ha celebrato il riconoscimento Unesco per il Canto lirico italiano, con l’idea che questo evento possa diventare itinerante, venendo ospitato ogni anno, di volta in volta, nei luoghi simbolo e più iconici per l’Opera nel Belpaese.

In una notte, le pagine più belle dell’Opera e, sullo stesso palcoscenico, i migliori interpreti al mondo. Un evento unico nella storia della lirica, in mondovisione Rai con una grande orchestra composta da 160 elementi e un coro di 300 artisti, provenienti dalle Fondazioni lirico sinfoniche italiane, con la partecipazione straordinaria del Maestro Riccardo Muti. Una serata, realizzata con la partecipazione di Siae, Anfols, Teatro alla Scala e Accademia di Santa Cecilia, condotta da Alberto Angela, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti.

In apertura dello spettacolo il Maestro Riccardo Muti, ambasciatore dell’eccellenza italiana nel mondo, sul podio dell’anfiteatro areniano per dirigere la prima parte della serata e i brani per orchestra e coro più significativi della grande opera italiana: dal regno del Belcanto di Guglielmo Tell e Norma, all’epopea verdiana e risorgimentale di Nabucco e Macbeth, alle pagine sinfoniche e corali grandiose da Mefistofele e Manon Lescaut. Il monumentale teatro sede dall’estate del 1913 del Festival operistico più antico e popolare a livello internazionale (che sabato 8 giugno con Turandot inaugurerà l’edizione numero 101), ha ospitato una grande festa che ha riunito il mondo della cultura e i più grandi artisti internazionali, eccezionalmente sullo stesso palcoscenico.

Oltre alle grandi pagine che hanno fatto la storia della musica, e dell’Italia stessa, la seconda parte della serata ha offerto un’appassionante antologia dei brani d’opera più celebri di Puccini, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Mascagni, Leoncavallo, Giordano, interpretate da un cast irripetibile.

Stelle da tutto il mondo accomunate dal canto lirico italiano, come i soprani Anna Netrebko, Eleonora Buratto, Rosa Feola, Juliana Grigoryan, Jessica Pratt, Mariangela Sicilia, il mezzosoprano Aigul Akhmetshina, i tenori Jonas Kaufmann, Renè Barbera, Juan Diego Flórez, Vittorio Grigolo, Brian Jagde, Francesco Meli, Galeano Salas, i baritoni Nicola Alaimo, Luca Salsi, Ludovic Tézier, il basso Alexander Vinogradov, diretti dal giovane maestro Francesco Ivan Ciampa. Non solo lirica.

Per l’occasione, Fondazione Arena di Verona ha ideato, con Filippo Tonon, un impianto scenografico originale, che ha accolto orchestra e coro sul palcoscenico, trasformando il golfo mistico in un nuovo spazio scenico per un’altra eccellenza italiana nel mondo, la danza. Le Étoile Roberto Bolle e Nicoletta Manni hanno interpretato due coreografie firmate da Massimiliano Volpini, create appositamente per questo evento ed eseguite per la prima volta.

Sulla musica dei grandi maestri, tra cui Giacomo Puccini di cui si celebra quest’anno il centenario dalla morte, le due Étoile del Teatro alla Scala di Milano si sono esibite prima in un passo a due sulle note di Madama Butterfly, seguito dall’assolo di Bolle su Cavalleria Rusticana. In scena, durante la serata, anche 50 ballerini del corpo di ballo di Fondazione Arena.