Cronaca di Redazione , 08/05/2024 12:02

Il tabaccaio di Jesolo è stato ucciso, colpito alla testa. Si cerca l'assassino

Omicidio tabaccaio Jesolo (foto: ansa.it)
Omicidio tabaccaio Jesolo (foto: ansa.it)

Si cerca l'assassino di Roberto Basso, il tabaccaio di Jesolo trovato cadavere in casa, nella sua camera da letto, lunedì mattina, 5 maggio. 

In Procura a Venezia il fascicolo sul 'giallo' di Jesolo è stato aperto per l'ipotesi di omicidio volontario. La pista, ancora, non è chiara. Si sa però che Roberto, trovato senza vita da un fratello verso le 10.30 di martedì 7 maggio, è stato ucciso almeno dieci ore prima, tra le 22 e le 24 di domenica, secondo l'arco temporale fissato dal medico legale. L'uomo, 64 anni, un 'faro' per gli altri negozianti di Piazza Marina, che vedevano nella sua tabaccheria un punto di riferimento sempre aperto, dal lunedì al sabato sera, viveva solo, da quando era mancata l'anziana madre, nella modesta casetta ad un piano di Paese di Jesolo. 
È stato trovato con addosso i vestiti, supino a terra, una profonda ferita dietro al cranio, dovuta ad un colpo (o più di uno) inferto con un corpo contundente, non ancora trovato. Per individuarlo sono stati battuti palmo a palmo anche i terreni attorno all'abitazione di Basso, usando anche un drone, ma senza risultato. 
Che l'arma del delitto possa essere un oggetto contundente è al momento una deduzione, ricavata probabilmente dall'ispezione medico legale che ha individuato un segno tra il collo e la base del capo. Per saperne di più bisognerà attendere l'esito dell'autopsia disposta dal pm Giovanni Zorzi, che sarà eseguita giovedì prossimo. 

Le indagini restano aperte su più ipotesi, tra le quali anche quella di una rapina finita nel sangue. A dare l'allarme erano stati lunedì i colleghi negozianti di Basso, insospettiti dal fatto che le saracinesche della tabaccheria erano rimaste abbassate. Il primo a recarsi nella casa era stato il fratello maggiore Andrea. Suonato il campanello senza avere risposta, l'uomo, in quel momento senza cellulare, si era munito di una scala che, poggiata al terrazzino del primo piano gli aveva permesso attraverso la finestra della camera di vedere il fratello esanime, a terra. 
I Carabinieri, sopraggiunti sul posto subito dopo il 118, avevano trovato la porta chiusa dall'interno. Uno degli elementi del giallo, inizialmente, era un vetro rotto sulla parte più piccola della porta finestra che dava sul poggiolo; vetro che in realtà sarebbe stato infranto dal fratello di Basso, quando ha provato, senza riuscirvi, ad accedere nell'abitazione. L'uomo avrebbe dichiarato infatti alle forze dell'ordine di aver provato a introdursi dalla finestra, e da questa, allungando una mano avrebbe toccato un piede di Roberto, prima di andarsene per parlare con i cognati e chiamare i soccorsi. 
Per far tornare i conti bisognerà comunque ricostruire perchè dalla scoperta del cadavere all'allarme giunto al 118 sia trascorsa circa un'ora. Ieri notte gli investigatori dell'Arma avevano anche eseguito un sopralluogo nella tabaccheria di Basso, perchè alcuni testimoni avevano riferito di aver visto dei movimenti sospetti la mattina stessa della scoperta del delitto.