1° dicembre, l'autopsia di Giulia e Filippo davanti ai pm: ecco il giorno delle verità

Una data importante. Con l’inizio del mese di dicembre, oggi, c’è l’attesa per risposte importanti che possono arrivare e che potranno contribuire a diradare nebbie che si sono affollate nelle ultime giornate. Dal carcere di Verona all’Istituto di medicina legale di Padova: entro un centinaio di chilometri, nelle stesse ore del mattino, si potranno incrociare dettagli sull’omicidio di Giulia Cecchettin.
L’AUTOPSIA A PADOVA L’appuntamento è in zona ospedali, in via Falloppio.Il medico legale, assistito dai consulenti nominati dalle parti (QUI il nome del consulente della famiglia Cecchettin) dovrà stabilire quando è morta Giulia e in che modo è stata uccisa. I primi esiti degli esami autoptici potrebbero fornire risposte sul numero di coltellate (una ventina, secondo la prima ispezione sul cadavere) e su quale lama sia stata usata da Turetta: quella da 12 centimetri recuperata nell’auto in Germania o quella del coltello da 21 centimetri trovato spezzato nel parcheggio di via Aldo Moro. O entrambi, spiega ANSA. Bisognerà accertare, inoltre, se siano presenti ferite di altra natura, da calci o pugni. E se Turetta abbia infierito su Giulia quando lei era ancora viva. L’autopsia potrebbe chiarire anche se ci sono i presupposti per contestare al giovane l’aggravante della crudeltà.
FILIPPO DAVANTI AI PM Filippo Turetta si troverà davanti il pm di Venezia Andrea Petroni, che ha fissato un interrogatorio perché inquirenti e investigatori si attendono ora una collaborazione, dopo le brevi dichiarazioni confessorie al gip (QUI la notizia). Ci sarebbe la volontà di ricostruire cosa gli è scattato in testa quella sera dell’11 novembre tra Vigonovo e Fossò. Filippo Turetta avrebbe detto ai legali, gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, di voler parlare nonostante abbia sempre la facoltà di rimanere in silenzio. L’interrogatorio mira a concentrarsi sulla premeditazione. Ma molto dirà l’autopsia che si terrà a Padova nelle ore vicine. Il 22enne di Torreglia, intanto, nei prossimi giorni sarà trasferito dal reparto infermeria del carcere alla sezione protetti. Contemporaneamente, i Carabinieri che conducono l’inchiesta andranno a prendere la sua auto, la Grande Punto Nera, che si trova ancora in Germania.