Parla l'avvocato di Filippo Turetta: "E' molto provato e disorientato"
“E’ molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un’interlocuaizone accettabile“. Così l’avvocato Giovanni Caruso ha descritto Filippo Turetta, dopo il colloquio in carcere a Verona, precisando che però nell’incontro non si è affrontato il “merito della tragedia”.
Il legale ha precisato che il giovane sarà interrogato in carcere martedì prossimo.
“Nella giornata di lunedì – ha detto Caruso ai giornalisti – conto di avere accesso agli atti del fascicolo processuale, in modo da poter estrarne copia e predisporre le valutazioni al fine della difesa tecnica”.
Riguardo alle procedure in carcere, il legale ha riferito che Turetta “è stato sottoposto a visita medica, a prelievi ematologici, a un’indagine di carattere psichiatrico per escludere eventuali rischi di tipo autolesionistico; quindi le condizioni del ragazzo sono accettabili”.
I tempi per un colloquio “non ci sono stati, non è questo il momento in cui mi potrei esprimere. Tenete conto che l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in mattinata quindi ancora non aveva avuto modo di leggerla; lo farà, lo farò anch’io evidentemente”.
Il legale ha spiegato che il 22enne “è adeguatamente assistito e protetto in un carcere di grande sicurezza, tranquillante anche dal punto di vista della sorveglianza contro atti e situazioni suscettibili di degenerare. Non sono un esperto – ha ribadito il legale – ma ho avuto un’interlocuzione accettabilmente comprensibile. Il ragazzo non ha detto sostanzialmente nulla, non abbiamo affrontato i dettagli. Di fronte a una vicenda così drammatica e tragica c’è stato un momento di presentazione reciproca, che è indispensabile sul piano umano prima ancora che tecnico”, ha concluso.