Politica di Redazione , 14/09/2023 6:00

Von der Leyen arruola Draghi per rilanciare l'economia Ue. Meloni: “Bene la scelta”

Von der Leyen e Draghi
Von der Leyen e Draghi

Un tempo, per chiedergli consigli, a chiamarlo era il presidente statunitense Barack Obama: 'chiamate Mario...', l'invito, raccontano, rivolto dall'ex inquilino della Casa Bianca ai collaboratori. Stavolta ad alzare la 'cornetta' è stata Ursula von der Leyen. Mario Draghi torna in campo, la presidente della Commissione europea gli ha chiesto di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea e l'ex premier e già numero 1 della Bce non si è tirato indietro, "sempre al fianco dell'Europa per le importanti sfide che l'attendono", confidano ambienti a lui vicini.

La proposta, motivo di prestigio per l'Italia, è stata avanzata già da giorni ma resa nota soltanto ieri, in giorni peraltro tumultuosi sulla rotta Roma-Bruxelles. Von der Leyen, riferiscono all'Adnkronos fonti vicine al dossier, ha chiesto a Draghi di approfondire "un tema di assoluto interesse comune, in un quadro geopolitico in rapida evoluzione", accendendo un faro "su come funzionano le relazioni che governano la competitività tra paesi o tra aree a livello globale".

Concetti che Draghi avrà modo di sviscerare nel rapporto che gli è stato chiesto di stilare, assoldando a un compito che ha acceso inevitabilmente la curiosità, mai doma, dei tanti che si domandano cosa ci sarà nel domani dell'ex premier, mai del tutto convinti di un presente e futuro da 'nonno d'Italia', autodefinizione dello stesso Draghi. E mentre in Italia Carlo Calenda immagina per lui un futuro a capo del prossimo Consiglio europeo, fonti vicine all'ex premier tornano ad assicurare che sì, collaborerà con una relazione ad hoc come gli è stato chiesto, ma resta non interessato a ricoprire incarichi istituzionali.

Per ora Draghi è pronto a mettersi al lavoro per tracciare il quadro sul futuro della competitività, in anni difficili e in cui il Vecchio Continente indubbiamente arranca. D'altronde si tratta di un tema molto caro a 'Super Mario', come dimostrano le sue ultime uscite pubbliche. Nella più recente - appena una manciata di giorni fa sulle pagine dell'Economist - Draghi, oltre a rimarcare come sarebbe deleterio tornare ai vecchi 'paletti' fiscali pre pandemia, ha sottolineato come servano nuove regole nell'Eurozona e più sovranità condivisa. Perché dipendere, come in passato, dalla Russia per l'energia, dalla Cina per l'export e dagli Usa per la sicurezza non è più immaginabile.

Servono dunque "ingenti investimenti in tempi brevi, tra cui la difesa, la transizione verde e la digitalizzazione". Per farlo, occorre superare quelle regole di bilancio e quelle norme sugli aiuti di Stato che limitano la capacità dei singoli Paesi di agire in maniera indipendente. Ridefinendo - la ricetta dell'ex numero 1 della Bce - il quadro delle politiche di bilancio della Ue e i processi decisionali, attraverso regole severe, per garantire finanze statali credibili nel medio termine, ma anche abbastanza flessibili, per permettere ai governi di reagire a shock imprevisti.

MELONI

"Draghi è uno degli italiani più autorevoli che abbiamo, presumo che possa avere un occhio di riguardo per la nostra nazione, la considero una buona notizia". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Cinque Minuti, in onda su Rai Uno.