Cronaca di Redazione , 12/08/2023 10:44

Omicidio di Mestre, Lorenzo non è entrato in casa dei moldavi per rubare. Arresto convalidato

Lorenzo Nardelli
Lorenzo Nardelli

Ancora tanti lati oscuri nell’omicidio di Lorenzo Nardelli, 32 anni, a Mestre, ritrovato con il cranio spaccato nell’ascensore di un condominio in via Rampa Cavalcavia.

Gli inquirenti ritengono che l’uomo non sia andato a casa dei due cugini Rusu, Radu e Marin, per rubare. Nell’appartamento ,definito stambugio, non c’era nulla da rubare. I vicini attorno alle 23.00 hanno sentito urlare “dammi le chiavi”, è emerso poi che le chiavi dell’auto di Nardelli non sono state rinvenute.

Sempre secondo gli inquirenti la reazione dei cugini, ubriachi, è ingiustificabile. Oltre al tentativo di furto, ipotesi scartata, decade anche l’informazione che con Nardelli ci fossero due complici, poi riusciti a scampare alla furia omicida dei moldavi.

Tanti i particolari ancora da chiarire.  Stamattina era previsto l’esame autoptico su Nardelli.

"Un agguato pianificato". E' l'ipotesi che sta prendendo piede sull'omicidio di Lorenzo Nardelli, dopo gli interrogatori di garanzia dei cugini Radu e Marin Rasu, accusati del delitto. E' quanto avrebbe contestato il Gip di Venezia Alberto Scaramuzza ai due trentenni moldavi, prima di convalidare l'arresto ed emettere una nuova ordinanza di custodia in carcere. Lo stesso legale dei due, l'avvocato Jacopo Trevisan, ha detto di non saper spiegare perchè il giudice ipotizzi la pista di "una trappola" e quale ne sarebe stato il motivo. I due cugini hanno risposto al gip ribadendo la versione di una reazione a un tentativo di furto.