Una sparatoria in pieno giorno in una zona residenziale di Cittadella, con tre bossoli di pistola lasciati a terra, oltre a un coltello: chiari segni di un regolamento di conti. Dopo mesi di indagini, analisi tecniche e pedinamenti, si chiude il cerchio: i carabinieri hanno arrestato con l'accusa di tentato omicidio un 44enne del posto. 

I fatti sono avvenuti in un caldo pomeriggio apparentemente tranquillo di inizio ottobre, era il giorno 7. Numerosi cittadini, standosene tranquilli a casa per pranzo, hanno sentito colpi di arma da fuoco. La zona da cui provenivano era via San Leopoldo, a Cittadella, vicino ad una palazzina più volte finita alla ribalta della cronaca per problemi di vicinato in una zona residenziale di villette.

I filmati di videosorveglianza, le indagini scientifiche e i controlli prolungati hanno portato i militari a ricostruire la vicenda. I colpi erano stati sparati verso un'autovettura con tre uomini e una donna all'interno, tutti di origini sinti. Erano venuti a Cittadella da fuori provincia, Treviso, per regolare a modo loro dei conti con dei parenti. Una contesa legata ad un'auto di proprietà di una donna trevigiana usata dalla famiglia sinti cittadellese impropriamente: collezionando multe per circa 1400 euro. I trevigiani pretendevano il riborso delle sanzioni. Dopo il diverbio, la rissa, e gli spari. I colpi partono da un cittadellese verso l'auto dei trevigiani in fuga: uno di questi colpi di arma da fuoco buca il portellone dell'auto coi 4 a bordo, per fortuna rimasti illesi. 

E' stato l'esame STUB sui residui di polveri da sparo, comprovato dagli specialisti del RIS di Parma, a fugare ogni dubbio e a portare i carabinieri a indagare un 44enne cittadellese di origini sinti. Questa mattina i carabinieri lo hanno arrestato e portato alla casa circondariale Due Palazzi di Padova.