Un gruppo di studenti dell'Unione Degli Universitari (UDU) si è trovata davanti la mensa Piovego oggi, mercoledì 31 gennaio, per protestare contro la mancanza di fondi e investimenti per il Diritto allo studio universitario.
Vassoi e posate che sbattevano rumorosamente per simboleggiare i tagli sul pasto gratuito per gli studenti beneficiari di borsa di studio in sede. Da quest'anno infatti le persone residenti a Padova o nei comuni limitrofi che hanno ricevuto la borsa di studio non potranno più beneficiare del pasto gratuito giornaliero. "Una scelta puramente politica - afferma Francesca Pollero, rappresentante degli studenti nel CDA dell'ESU di Padova -. L'ESU spendeva meno di 10mila euro all'anno per il pasto dei beneficiari in sede, una somma irrisoria per il bilancio dell'ente che garantiva però un servizio fondamentale alla comunità studentesca".

"L'ennesima beffa da parte di questa Regione. Oltre a non garantire la borsa di studio a tutti gli aventi diritto, sono ancora 2654 gli idonei dell'Università di Padova che attendono risposte, si va a negare un servizio anche a chi la borsa l'ha ricevuta. Siamo stanchi che Zaia e Donazzan si nascondano dietro silenzi e accuse, è ora che si prendano le proprie responsabilità e che ci mettano la faccia perchè fino ad oggi a rimetterci sono sempre e solo gli studenti" conclude Domenico Ciro Amico, coordinatore dell'UDU Padova.