Manifestanti Ultima Generazione bloccano via Avanzo sedendosi sull’asfalto. Disagi al traffico

Questa mattina alle 8:07, sette cittadini aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE, promossa da Ultima Generazione, hanno bloccato il traffico in via Avanzo, sedendosi sull’asfalto della carreggiata, all’altezza del cavalcavia Borgomagno per denunciare le pesanti responsabilità dell’Eni nel provocare l’attuale stravolgimento climatico, manifestare il loro terrore di fronte agli eventi estremi stanno mettendo in pericolo il territorio, esprimere la loro solidarietà nei confronti dei tre giovani che giovedì scorso sono stati chiamati a comparire al Tribunale di Roma per un’azione di disobbedienza civile nonviolenta tenutasi ad aprile all’esterno di un negozio Eni a Valle Aurelia.
I cittadini della campagna di disobbedienza civile per tutta la durata dell’azione hanno dialogato con gli automobilisti presenti, discutendo della gravità della situazione climatica corrente e dell’inaccettabilità dell’inazione della Politica per contenerne i danni.
All’arrivo delle Forze dell’ordine, alle 08:14, i cittadini sono stati portati a bordo strada. Alle 08:25, infine, i cittadini, facendo resistenza passiva, sono stati fatti salire sulle volanti e sono stati condotti alla Questura di Padova. “Che l’Eni stia facendo del male a tutti i cittadini è evidente in più modi, in quanto continua a registrare utili stratosferici mentre, con i suoi investimenti nel petrolio e nel gas, causa consapevolmente la morte di milioni di persone per inquinamento, aumento delle temperature globali e conseguenti eventi climatici estremi. Facendo con piena coscienza ricadere tutti i costi sui cittadini, con bollette astronomiche, e beneficiando del sostegno del Governo. Giovedì scorso Chloé, Michele e Laura sono stati a processo per aver richiamato l'attenzione su questi fatti e noi oggi siamo qui per continuare questa lotta con uno Stato che ci sente gridare, ma si mette un bel paio di cuffie anti rumore”, ha dichiarato Chiara.
“Siamo qua perché siamo seriamente spaventati dalla violenza e pericolosità degli eventi meteorologici estremi. Gli scienziati sono chiari: questo è solo l'inizio. Non è tollerabile che non si faccia niente a tal proposito, rischiamo di morire per il profitto di pochi, i quali, tra l'altro, conoscevano già da tempo la gravità della situazione. Mi spaventa anche vedere il modo in cui la politica sta affrontando le migrazioni, visto che a +2°C l'Onu prevede 1.000 milioni di migranti climatici, e questo accadrà quasi certamente prima del 2050”, ha aggiunto Giovanni.
EVENTI ESTREMI – TORNADO A PADOVA Il blocco stradale è stato fatto per ricordare che gli eventi estremi stanno mettendo a dura prova i raccolti, i tetti delle nostre e le infrastrutture in generale. Anche la provincia di Padova non è stata risparmiata da eventi climatici estremi: la settimana scorsa si è formata una tromba d'aria a Borgoricco. Secondo lo European Severe Weather Database, nell'ultimo decennio gli eventi meteorologici estremi in Italia, tra cui forti piogge, grandine e tornado, sono più che quadruplicati, passando da 348 nel 2011 a 1.602 nel 2021.