Scontrino con l'effigie del Duce, Bonfante: Ecco tutte le bugie sulle "buone cose" del fascismo

Il segretario provinciale del Partito Democratico, Franco Bonfante, interviene sul caso del bar di Cerea (paese di cui Bonfante è stato sidnaco per 10 anni) dove vengono emessi scontrini con l'efficgie di Benito Mussolini.
In particolare Bonfante replica alle dichiarazioni di Maristella Finezzo, esercente del bar ceretano, perché “contengono gravi inesatezze e falsità che vanno sottolineate”
PUTIN - “Come a tutti noto - spiega Bonfante -, Putin è stato la stella polare della destra anche dopo l’invasione della Crimea e fino alla guerra contro l’Ucraina. Sono famose le magliette di Salvini e le dichiarazioni di allora di Meloni. Consigliamo Maristella di leggere almeno i titoli dei giornali".
SANITÀ, ASSISTENZA E PREVIDENZA - “È un falso luogo comune che sia stato il fascismo a introdurli in Italia. Al tempo di Mussolini le cure erano prestate dalle casse mutue, istituite a fine ottocento, così come previdenza e assistenza, a seguito delle rivendicazioni di operai e contadini. Un apparato che il fascismo eredita e tenta di irregimentare in un sistema corporativo fondato sul partito unico, che espelle e perseguita i sindacati liberi ed esclude la contrattazione collettiva” prosegue l'ex sindaco di Cerea.
VOTO ALLE DONNE - “Mussolini vietò il voto alle donne per ben vent’anni del suo governo, mentre proprio in quel periodo in quasi tutti gli altri Stati veniva autorizzato” aggiunge Bonfante.
OMICIDI POLITICI - “Matteotti, Don Minzoni, Amendola, Gobetti, Gramsci, i fratelli Rosselli: Mussolini ha elevato l’omicidio politico e la persecuzione giudiziaria a strumenti di governo. Le leggi razziali e la guerra non sono stati incidenti di percorso ma il frutto di un politica di dominio che ha portato alle estreme conseguenze il nazionalismo e il colonialismo, come evidenziano le stragi imperialiste in Etiopia. Hitler ha imparato da Mussolini, non il contrario” conclude Franco Bonfante.