Spariscono soldi e gioielli in casa, badante finisce a processo per il reato di furto aggravato

Una badante di 53 anni è finita a processo con l'accusa di furto aggravato dal fatto di aver approfittato di una persona. La donna è stata denunciata da una famiglia dopo che dalla casa nella quale lavorava erano spariti diversi soldi e gioielli. Vittima una famiglia di gioiellieri padovani ha licenziato la donna dopo aver accertato i furti.
L'udienza è fissata per il prossimo 14 febbraio per dare la possibilità alla signora di pagare un risarcimento. La donna si occupava di un gioielliere 85enne del centro storico e a denunciarla sono state le figlie che si sono anche costituite parte civile.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI Come riferisce il ‘mattino di Padova’ in un primo momento non è stato facile portare a giudizio la 53enne. Il primo pm a valutare il caso non aveva trovato elementi sufficienti e così aveva archiviato il caso. Il legale della famiglia dell'anziano gioielliere ha impugnato la richiesta di archiviazione del caso e un altro pm ha accolto la richiesta chiedendo di approfondire le indagini. E' stato ordinato di verificare se nel periodo di lavoro, dal 20 settembre 2019 a fine dicembre, una catenina con una croce di diamanti, di proprietà della famiglia, fosse stata venduta a qualche compro-oro. Si è scoperto così che un compro-oro di Vigonza è risultato in possesso della foto di quel prezioso con un vassoio d'argento, portati entrambi per la vendita dalla badante e tutti e due rubati nell'abitazione del gioielliere.
Ma non solo. Nel tempo la donna aveva rubato diversi contanti. Spesso i soldi venivano lasciati appositamente per capire se sparivano o meno e così è stato accertato dalla famiglia.
La 53enne è risultata con un precedente penale per furto commesso l'8 febbraio 2010: aveva patteggiato 6 mesi e 15 giorni di carcere con la condizionale